Lillard: “Vincere deve essere stato liberatorio per Giannis”

Quando la fedeltà alla franchigia viene premiata con la vittoria del titolo: Giannis Antetokounmpo un esempio, secondo Damian Lillard

Damian Lillard con la maglia dei Portland Trail Blazers

Vincere un campionato con i Portland Trail Blazers è il sogno di Damian Lillard. L’anello con la squadra che l’ha scelto al Draft 2013 sarebbe il giusto premio per un giocatore che ha sempre creduto, e ancora crede, nel progetto della franchigia.

In termini di fedeltà alla propria squadra, Lillard è l’equivalente di Giannis Antetokounmpo: una delle poche Superstar che non si sono mai allontanate dalla squadra con cui hanno debuttato in NBA.

Si diceva che avrebbe dovuto lasciare Milwaukee per vincere il campionato perché stavamo trovando diverse difficoltà ai playoff. Ma vincere quell’anello deve essere stato soddisfacente e liberatorio. Gioca con una pace e un ritmo diversi

Damian Lillard, via Baxter Holmes

Giannis è la prova che si può vincere anche senza essere parte di un superteam. Non da solo, ma con una squadra costruita con i pezzi giusti (i Jrue Holiday, Khris Middleton, Brook Lopez e Bobby Portis) come lo era Milwaukee nel 2021.

Portland ha la sua superstar (capace di segnare 71 punti), ma manca il contorno in una Western Conference sempre più competitiva, una stagione dopo l’altra.

La NBA è la terra dove molti sogni si realizzano: quello di Lillard (alla sua 11° regular season) e i Blazers sarebbe una delle storie più affascinanti della recente storia della lega.

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