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GSW, Klay Thompson: “Poole è uno dei nostri punti forti”

Con una convincente prestazione al tiro, Jordan Poole conduce i GSW all’ennesima rimonta stagionale: il commento di Klay Thompson

Siamo arrivati al momento più caldo e decisivo della stagione, in cui le squadre cominciano a delineare il proprio percorso e a decidere la propria sorte. A poco più di un mese dalla fine della regular-season, si cominciano finalmente ad intravedere i ritmi di gioco tipici dei Play-Off.

In una Western Conference mai come quest’anno così equilibrata e con tante franchigie in lotta per un piazzamento in post-season, si preannuncia dunque una lotta serratissima. Golden State Warriors e Los Angeles Clippers, appaiate in classifica e desiderose di svoltare una stagione fin qui deludente per entrambe, hanno dato vita stanotte ad un infuocato scontro diretto, che ha lasciato molti spunti e riflessioni.

Dopo un primo tempo in cui i losangelini sembravano in ampio controllo della partita, raggiungendo un vantaggio ben oltre la doppia cifra, nei successivi 24 minuti è accaduto l’inimmaginabile. Ovvero si è vista la solita dominante Golden State, quella macchina da gioco letteralmente infermabile che ha dominato gli ultimi 10 anni di NBA.

Nonostante le pesanti assenze di Steph Curry (che dovrebbe comunque tornare Domenica contro i Lakers) ed Andrew Wiggins, i Dubs hanno trovato in Jordan Poole il punto di svolta, con il numero 3 autore di un terzo quarto da 22 punti.

Jordan ha dimostrato di essere uno dei nostri punti forti, e con la prestazione di oggi ha messo a tacere le tante critiche su di lui. Sono molto fiero di lui, sta attraversando un percorso di crescita davvero considerevole.

Klay Thompson

Grazie alla spinta di un Chase Center infuocato, gli uomini di Steve Kerr hanno iniziato e completato la rimonta, concedendo ai Clippers solamente 16 punti in 12 minuti di gioco e mettendone a segno ben 42, quasi quanto tutti quelli realizzati nel primo tempo (45).

Con la partita già ampiamente chiusa ad inizio del quarto parziale, Tyronne Lue ha deciso di mandare la partita in garbage a più di 7 minuti dalla fine, concedendo minuti di riposo ai titolari in vista del back-to-back di oggi contro Sacramento.

I Clippers deludono ancora una volta le aspettative, buttando via una partita che sembrava già in tasca. Una squadra spenta, brutta da veder giocare, ma con troppo talento a roster per non esser considerata una contender.

Sono passati ormai 4 anni da quando la franchigia decise di sacrificare gran parte del proprio futuro (tra cui Shai Gilgeous-Alexander) per provare a vincere subito, ma i risultati stentano ancora a farsi vedere. Se anche quest’anno la stagione dovesse rivelarsi deludente, potremo allora parlare già di fallimento totale.

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