Jazz, Markkanen: “MIP? Non è il mio primo obiettivo”
In una recente intervista Lauri Markkanen ha parlato degli obiettivi dei suoi Jazz e del Premio di Most Improved Player
Lauri Markkanen, giocatore finlandese classe 1997 scelto dai Minnesota Timberwolves con la settima scelta al draft 2017, è una delle tante rivelazioni che questa stagione cestistica ha portato con se.
L’ala degli Utah Jazz sta giocando senza dubbio il miglior basket della sua carriera, tanto da poter portare la sua squadra, nonostante le bassissime attese di inizio stagione dopo gli addii di Mitchell e Gobert, a competere per un posto nella post-season.
Gli Utah Jazz di Markkanen e di un Simone Fontecchio che sta finalmente trovando più spazio e un buon ritmo, sono infatti una delle principali pretendenti per un posto ai play-in ad ovest con un record di 32-35, che di certo è anche frutto dell’ottimo rendimento del giocatore ex Bulls e Cavs, il quale quest’anno ha sciolto ogni dubbio sul suo conto, ottenendo peraltro la sua prima chiamata all’all-star game giocatosi proprio a Salt Lake City.
Sebbene sia arrivato quasi in punta di piedi ai Jazz, nel bel mezzo della trade che ha portato Mitchell a Cleveland, Lauri è riuscito a trovare il suo ambiente ideale nello Utah, viaggiando ad una media di 25.4 punti, 8.5 rimbalzi e 1.8 assist a partita, che lo inseriscono di diritto nella corsa al Premio di MIP, vale a dire il giocatore più migliorato in relazione alla stagione precedente.
Benchè il suo nome sia uno dei più caldi in quanto a papabili vincitori del premio, come da lui stesso affermato ieri dopo la vittoria della sua squadra contro Orlando, il suo focus primario è posto su ben altro:
Stiamo cercando di raccogliere più vittorie possibili e continuare così, ovviamente sarebbe bello poter portare a casa il premio di MIP, ma non è quello il mio obiettivo primario in questo momento
Lauri Markkanen dopo la vittoria contro i Magic
Come da lui stesso fatto ben intendere, l’obiettivo principale di Lauri Markkanen in questo momento è garantire alla sua squadra delle vittorie che possano riportare la franchigia ai play-off, ponendo dunque in secondo piano il premio di Most Improved Player, che di certo il ragazzo apprezzerebbe, ma indubbiamente non come un biglietto per vedere i suoi Jazz all’opera nella post-season.