Lillard: “Non mi piace come è cambiata la NBA”

Damian Lillard critica la narrativa creatasi negli ultimi anni nella lega sul dare importanza solo alla vittoria del titolo

Damian Lillard

La stella dei Portland Trail Blazers Damian Lillard è stata di recente ospite al podcast The Old Man and The Three di JJ Redick e Tommy Alter e le sue dichiarazioni hanno senza dubbio suscitato scalpore.

La star dei Blazers ha dichiarato di non apprezzare molto l’evoluzione avuta dalla lega negli ultimi anni, che a suo avviso è molto diversa da quella in cui era entrato da rookie nel draft del 2012:

Il leader di Portland ha analizzato la narrativa odierna che si focalizza solo sulla vittoria dell’anello senza dare importanza a tutto il resto:

Io gioco per amore del gioco. Voglio la competizione e sentire cosa si prova a vincere, ma voglio anche che i miei compagni stiano bene e vengano pagati. Mi piace il rapporto che si crea all’interno della squadra, ma tutto ciò non ha valore, si parla solo di vincere il campionato

Damian Lillard

Lillard ha poi continuato:

Capisco che lottiamo per vincere il campionato, tutti vogliamo vincerlo, ma non possiamo comportarci come se tutto il resto non conti nulla. Non possiamo continuare ad ignorare l’importanza del percorso

Damian Lillard

Dame non apprezza come aspetti come la lealtà nei confronti di una franchigia non vengano minimamente presi in considerazione nella valutazione dei giocatori, ma che si faccia solo il conteggio degli anelli vinti.

Anche Redick ha concordato con Damian Lillard su questo aspetto, e ha sottolineato come nella posizione di Dame qualunque scelta prenderà verrà criticato:

Indipendentemente da quello che farai, verrai criticato. Posso fare molti esempi di giocatori che non riuscivano a vincere, si sono uniti ad un’altra superstar, e quando hanno effettivamente trionfato il loro successo è stato screditato

JJ Redick

Lillard è intervenuto per dire che coloro che si uniscono ad un’altra stella e non riescono a vincere subiscono un trattamento persino peggiore:

Oppure vanno e non riescono a vincere, e a quel punto sembrano pazzi. A quel punto è anche peggio

Damian Lillard

Non c’è dubbio che negli ultimi anni la narrativa sviluppatasi all’interno della lega sulla vittoria del titolo a tutti i costi abbia portato alla creazione di numerosi superteam, che hanno avuto alterne fortune.

Bisognerebbe però avere più rispetto per giocatori come Lillard e Giannis, che hanno deciso di giurare fedeltà incondizionata alla franchigia che scegliendoli al draft ha fatto diventare realtà il loro sogno.

Certo, Antetokounmpo è riuscito a vincere, ma per i tifosi di Portland Dame rimarrà per sempre un idolo, anche senza anello al dito.

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