Knicks, Julius Randle sui 57 punti: “Magari più avanti me li godrò”

Randle fatica ad apprezzare la propria prestazione da 57 punti dopo la sconfitta contro i Timberwolves

Julius Randle al tiro

Era dal 24 gennaio 2014 che al Madison Square Garden il tabellone non scriveva più di 50 punti per un giocatore dei New York Knicks. Julius Randle interrompe il digiuno: 57 punti con 19/29 al tiro nella sconfitta casalinga per 134-140.

I Knicks, sotto di 17, si concedono la possibilità di giocare di nuovo per la partita nel quarto periodo, dopo un terzo parziale dominato dall’ex Lakers e Pelicans: 26 punti dopo l’intervallo.

La rimonta sembra completata e Randle sembra in grado di eclissare i 62 punti (record All Time all’MSG) di Carmelo Anthony di 9 anni fa e raggiungere i grandi record men come Bernard King (60 punti nel 1984), James Harden e Kobe Bryant (unici avversari con almeno 60 punti al Madison contro i Knicks). La magia poi si interrompe.

Sono i nomi di leggende della nostra franchigia. Sono stati dei pionieri in particolare per questa organizzazione e hanno spianato la strada per giocatori come me che amano questo gioco e indossano la maglia dei Knicks con orgoglio

Julius Randle

Il lato debole dei Knicks: la difesa. I Timberwolves si conquistano il successo contro New York finendo col 61.4% dal campo. Il career high di Randle (che si avvicina alle migliori prestazioni individuali della storia) rimane quindi un losing effort.

Magari più avanti riuscirò a godermi questa prestazione. Ma non adesso

Julius Randle

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