Van Gundy: “Il miglior Howard era come Kobe o LeBron”

Stan Van Gundy ricorda come nel suo periodo agli Orlando Magic Dwight Howard fosse uno dei migliori al pari di Kobe e LeBron

Dwight Howard Magic

La carriera di Dwight Howard è ormai agli sgoccioli, con il giocatore che non ha più trovato posto in NBA ed è approdato nella non irresistibile T1 League di Taiwan, ma un tempo era considerato a ragion veduta il miglior centro della lega, e il degno erede in maglia Magic di Shaquille O’Neal.

Il suo allenatore ai tempi di Orlando, Stan Van Gundy, durante la sua apparizione al Knuckleheads podcast ha ricordato come tra il 2008 e il 2012 Howard fosse uno dei migliori giocatori della NBA insieme a Kobe Bryant e LeBron James:

Durante il periodo in cui ero lì [a Orlando], gli unici giocatori che erano al suo livello erano LeBron James e Kobe Bryant, che ancora giocava. Solo loro. Non c’era nessun altro a quel livello secondo me

Stan Van Gundy su Howard

Van Gundy ha ricordato come Dwight fosse capace di fare la differenza grazie ai suoi straordinari mezzi atletici soprattutto nella meta campo difensiva, tanto da vincere il Defensive Player Of The Year per tre anni consecutivi (2009, 2010 e 2011):

Perché dobbiamo considerare i due lati del campo. È stato il Defensive Player Of The Year per tre anni consecutivi. E noi eravamo tra le prime tre difese della NBA esclusivamente per merito suo. Avevamo buoni giocatori ma non grandi difensori, era lui a farci diventare un’ottima difesa

Stan Van Gundy su Howard

Howard era anche capace poi di viaggiare a 20 punti di media in attacco, in quanto era un giocatore di pick and roll eccezionale, innescato dai due creatori di gioco della squadra Jameer Nelson e Hidayet “Hedo” Türkoğlu:

E poi in attacco ti dava più di 20 punti. Non gli davamo sempre la palla per fargli accumulare statistiche, ma tutto ruotava intorno a lui. È stato escluso dai migliori 75 giocatori della storia solo per una questione di personalità, ma meritava di esserci

Stan Van Gundy su Howard

Le parole di Van Gundy sono veritiere, in quel periodo storico Howard era il centro più dominante della lega, capace di trascinare gli Orlando Magic alle finali NBA del 2009 dopo aver eliminato i Cavs di LeBron James, per poi arrendersi soltanto ai Los Angeles Lakers di un Kobe Bryant in missione, ben deciso a dimostrare di poter vincere senza Shaq.

Il dominio di Howard nelle aree NBA aveva fatto sorgere addirittura paragoni con O’Neal. Benchè il numero #12 dei Magic non avesse il fisico di Shaq, era il padrone del pitturato grazie ad un atletismo incredibile che gli era valso il soprannome di “Superman“.

Successivamente gli infortuni alla schiena hanno impedito a Dwight di mantenere il suo livello di gioco, tanto che dopo due esperienze fallimentari ai Lakers e ai Rockets, ha continuato la sua carriera in qualità di role player, riuscendo a vincere il titolo nel 2020 al fianco di James nella seconda, e più fortunata, esperienza losangelina.

Leggi anche

Loading...