Steph Curry: “Timeout? Kerr si è preso la colpa”
Steph Curry rischia di gettare al vento una vittoria a causa di un timeout: ecco le sue parole e quelle di Steve Kerr
I Golden State Warriors si aggiudicano Gara 4 contro i Sacramento Kings per 126-125, ma una “giocata” di Steph Curry a pochi secondi dalla fine ha rischiato di rovinare una partita ormai chiusa.
Steph Curry, con il punteggio di 126-121 a 42 secondi dalla fine, è stato raddoppiato prima della metà campo e, come spesso accade, il giocatore degli Warriors ha chiamato timeout per non perdere il pallone, ma c’è un piccolo particolare: i Golden State Warriors avevano terminato i timeout.
Risultato: fallo tecnico, un tiro libero agli avversari e possesso ai Kings. Per fortuna alla fine i Warriors se la sono comunque cavata, ma è stato un errore che rischiava di costare la serie.
Non mi sono accorto che avevamo esaurito i timeout dopo la challenge. Steve Kerr si è preso la colpa, ma non mentirò: ho pensato che fosse la mossa più intelligente al mondo. Ho guardato la panchina e tutti stavano scuotendo la testa. È stata una situazione sfortunata
Steph Curry
La responsabilità quindi va divisa tra Steph Curry e Steve Kerr che non ha avvisato i suoi giocatori di aver terminato i timeout, ma un errore del genere in una partita Playoff può rovinare una stagione intera e l’ex giocatore dei Bulls lo sa bene.
Non c’è tempo per arrabbiarsi o frustrarsi. Dobbiamo solo andare avanti, e i nostri ragazzi l’hanno fatto
Steve Kerr
Alla fine nonostante l’errore la spunta Golden State, con il tiro per la vittoria di Barnes che si spegne sul ferro: 125 a 126 il punteggio finale. 32 di Curry, 26 di Thompson e 22 di Poole, con Draymond Green che ne aggiunge 12 con 10 rimbalzi e 7 assist, e una prestazione difensiva sontuosa (con una stoppata decisiva su Sabonis e un urlo che sa tanto di rivincita).