Kendrick Perkins attacca i Memphis Grizzlies
Kendrick Perkins accusa i Memphis Grizzlies di usare Dillon Brooks come capo espiatorio
La notizia di ieri, secondo cui i Grizzlies non avrebbero intenzione di rinnovare il contratto di Dillon Brooks “in nessuna circostanza”, ha diviso i tifosi NBA.
Molti (la maggior parte, a giudicare dai commenti anche sotto i nostri post) ritiene che sia giusto per Memphis separarsi dal giocatore, poiché è un elemento di disturbo nello spogliatoio e può influenzare negativamente anche Ja Morant, il quale è chiaro che si trovi a un punto di svolta nella sua carriera: o mette la testa a posto, oppure rischia di entrare in un lento declino prematuro.
Probabilmente la scelta di non rinnovare il contratto a Brooks si basa soprattutto su questo punto, piuttosto che sulle prestazioni sportive del giocatore, certo non eccelse, ma comunque positive. Dillon Brooks è infatti partito stabilmente in quintetto per tutta la stagione dei Grizzlies e dunque è da considerarsi un titolare a tutti gli effetti di una squadra che è arrivata seconda a Ovest. Inoltre è ancora relativamente giovane (ha 27 anni) ed è probabile che se non fosse per il suo comportamento, Memphis gli avrebbe sicuramente proposto un rinnovo.
Altri tifosi sono invece convinti che il trattamento riservato a Brooks da parte della franchigia del Tennessee sia irrispettoso nei confronti del giocatore e non sia altro che una scusa per distogliere l’attenzione dalle proprie colpe. Di questa idea è per esempio Kendrick Perkins, che ha dichiarato:
Stanno facendo di Dillon Brooks il capo espiatorio. Stupidaggini. Questa cultura libera li ha contraddistinti negli ultimi tre anni. Non è stata un problema fino a che non sono stati ridicolizzati. La leadership necessita anche di un po’ di arroganza
Kendrick Perkins
Altri ancora, quelli più “complottisti”, sono invece convinti che Brooks verrà fatto fuori, non solo dai Grizzlies, ma dall’NBA tutta, per lesa maestà. Il giocatore ha infatti attaccato duramente LeBron James, dandogli del “vecchio”, cosa che sicuramente non sarà piaciuta nemmeno alla dirigenza delle Lega. C’è quindi chi parla già di Cina o Taiwan per Dillon, ma sarebbe davvero clamoroso.
Chissà che proprio LBJ non lo voglia alla sua corte, mettendo così a tacere tutte le voci sul suo presunto ruolo nella vicenda.