Warriors vs Lakers, cosa ci aspetta per Gara 2?

Dopo aver visto una bellissima Gara 1 tra Lakers e Warriors, studiamo i possibili sviluppi della serie più attesa degli ultimi anni

LeBron James e Steph Curry

Le aspettative erano altissime, ma il primo incontro tra Golden State Warriors e Los Angeles Lakers ha saputo mantenerle, regalando una super partita, tirata fino alla fine.

Le due franchigie arrivavano al secondo turno in modo diametralmente opposto: i campioni in carica hanno sofferto fino a Gara 7 contro la cenerentola Kings, evidenziando anche alcuni difetti, mentre i losangelini hanno spazzato via i Grizzlies, mostrando tutta la solidità del loro roster.

Mi è piaciuto il tiro di Poole. Ovvio, non è il massimo a livello di percentuali, ma quando un tiratore con quel talento ha la possibilità di prendersi un tiro da smarcato è giusto provarci

Draymond Green nel suo podcast

Per la Dub Nation questa sconfitta potrebbe rivelarsi parecchio problematica, perché fornisce subito ai Lakers le chiavi principali su cui si svolgerà il resto della serie: il dominio incontrastato di Anthony Davis, l’incredibile impatto difensivo di Jarred Vanderbilt su Steph Curry e soprattutto delle rotazioni in enorme difficoltà: tolto Jordan Poole, tornato a segnare 21 punti (e comunque autore della discussissima tripla tentata sul finale), i vari Divincenzo, Payton II e compagnia hanno raccolto un minutaggio bassissimo con risultati ancora meno evidenti.

I ragazzi di coach Darvin Ham invece, hanno armato bene le tantissime bocche da fuoco di cui dispongono da dopo la trade deadline: in particolare Ham è stato bravo nel non insistere col tiro da 3, che non appartiene a molti suoi giocatori (6/25 dall’arco, contro un incredibile 21/53 di GSW), ma di metterla sul piano dell’estrema fisicità.

In tal senso AD è servito da ariete: 23 punti e 12 rimbalzi nel solo primo tempo, costringendo Steve Kerr ad aggiustamenti che hanno spianato la strada agli altri, che hanno provocato diversi tagli al ferro decisamente troppo sanguinosi.

Oltre ad aver strappato un utilissimo fattore campo, ciò che mette in pole position LeBron James e compagni è l’aver dimostrato di avere un roster più profondo degli avversari (e per chi gioca contro Golden State è una rarità), oltre a svariati matchup 1v1 favorevoli ai gialloviola.
In ogni caso siamo fiduciosi che gli Warriors sapranno dare filo da torcere ai Lakers, magari al punto di forzare una nuova, epica, Gara 7.

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