Boston Celtics, Trusted the process

Una partita leggendaria di Jayson Tatum ferma ancora una volta il “Trust the process” di Joel Embiid

Boston Celtics Trusted The Process

Il rispetto tra due grandi campioni, ma anche qualche piccolo sfottò da parte dei Celtics, che hanno rivisitato il celebre motto di Joel Embiid, ovvero “Trust the process”, e lo hanno trasformato in “Trusted the process”.

Sì, perché Boston ci ha creduto in questo processo, ci ha creduto nonostante l’esonero improvviso del coach che li aveva portati in finale lo scorso anno e nonostante il 3 a 2 che ha consegnato due match point ai Sixers.

Qualcuno pensa che quella tra Phila e Boston possa essere stata una finale di Conference anticipata, esattamente come Warriors contro Lakers a Ovest, ma gli Heat hanno già dimostrato di avere tanta tanta motivazione. Certo, Jimmy Butler non è al meglio (la sua caviglia è ancora dolorante) e Boston è cresciuta molto dal 2020, quando fu eliminata proprio da Miami ad un passo dalle NBA Finals.

Finals che i Celtics hanno giocato e perso nella passata stagione e che non vedono l’ora di tornare a vivere. Soprattutto Jayson Tatum, che quella sconfitta in finale con gli Warriors se l’è sognata la notte per molto tempo.

Ci penserò ogni giorno finché non riuscirò a diventare campione

Jayson Tatum

Proprio Tatum, che ha iniziato la stagione da MVP, salvo poi attirarsi delle critiche per alcune partite sottotono, soprattutto nei Playoffs, tanto che alcuni hanno cominciato a preferirgli Jaylen Brown nei possessi decisivi.

Ieri Jayson ha risposto da vero campione, realizzando la miglior performance offensiva nella storia di una Gara7, trascinando la squadra da vero leader fin dalla prima palla a due.

Finirà tutto come nell’anno della bolla? Ovvero Lakers vincitori in finale contro gli Heat? Chissà. 

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