Il futuro dei Suns passerà dalla scelta dell’allenatore

Dopo il sorprendente divorzio con Monty Williams, il futuro dei Suns è tutto da scrivere

Chris Paul Suns

La sensazione è che in casa Phoenix Suns il treno sia già passato da un pezzo. Dopo la cocente sconfitta alle Finals nel 2021 e due deludenti eliminazioni nelle semifinali di Conference, la franchigia sembra già arrivata al capolinea.

Roster corto, poco funzionale, avanti con l’età, e adesso pure senza l’allenatore che ha contribuito alla rinascita della squadra a partire dalla Bolla di Orlando nel 2020. Sarà un’off-season caldissima quella che sta per iniziare in Arizona, con la dirigenza chiamate a compiere scelte importanti per indirizzare il futuro.

Tuttavia, appare inevitabile che Phoenix debba provarci perlomeno anche l’anno prossimo ad arrivare al titolo, soprattutto dopo la trade per Kevin Durant di pochi mesi fa, che ha ipotecato gran parte delle scelte future nei prossimi Draft.

Si arriva per primo al nodo allenatore, ed i nomi in palio sono molti. Da Nick Nurse, a Doc Rivers, fino all’ex head-coach dei Lakers Frank Vogel. Una cosa appare certa, chiunque sarà il successore di Monty Williams, dovrà affrontare una situazione decisamente scottante.

Nurse e Rivers hanno entrambi portato a casa un anello, ma nelle ultime stagioni sono sembrati incapaci di trasmettere una mentalità vincente nelle rispettive franchigie. Su Vogel è inutile esprimersi, classico player coach che non aiuterebbe in alcun caso la franchigia.

Si passa infine al roster. Devin Booker e Kevin Durant rappresentano probabilmente il miglior duo offensivo disponibile nella lega, ma attorno a loro il vuoto. Chris Paul, ormai trentottenne ed arrivato a fine corsa, ha un contratto parzialmente garantito per l’anno prossimo, e, secondo le ultime voci, starebbe valutando pure l’opzione ritiro.

Ma il grande punto interrogativo riguarda DeAndre Ayton. Il lungo bahamese ha mostrato dei preoccupanti limiti mentali e caratteriali, dimostrandosi ancora una volta un grosso rebus. Credo che ormai il rapporto tra lui e la franchigia sia al capolinea, e, chissà, magari potrebbe concretizzarsi, con un anno in ritardo, il suo passaggio ad Indiana, con Myles Turner in direzione opposta.

Infine c’è da ricostruire da capo tutto il supporting cast, visto i tanti nomi in scadenza. Ma Phoenix è davvero una piazza così attraente per i grandi free agent? Insomma, il lavoro da fare è tanto, e la dirigenza dovrà obbligatoriamente fare gli straordinari. Il tempo stringe, Devin Booker è entrato nel suo prime, ed i Suns dovranno approfittarne, per evitare di buttare al vento altre occasioni.

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