Lo spettacolo del College Basketball è tornato a far tappa in Italia

Dopo i difficili anni della pandemia, alcuni tra i migliori team universitari a stelle a strisce hanno ripreso con i classici tour estivi nel bel paese

March Madness Final Four NCAA

La grande pallacanestro universitaria d’oltreoceano, per la gioia di tutti noi appassionati, continua a scegliere l’Italia come meta dei classici tour estivi. Più di 30 programmi, tra mid-major e grandi nomi, sono arrivati nella penisola, sia per godersi le bellezze nostrane che per scaldare i motori in vista dell’inizio della prossima stagione.

Firenze, Roma e Milano sono le tre città più gettonate, consigliamo quindi, a chi si trova in zona, di dare un’occhiata in giro. Molte società amatoriali si sono rese disponibili, dando disponibilità ai vari programmi di usare le proprie strutture per allenarsi. Lo spettacolo non è mancato, ed andrà avanti fino alla fine di Agosto.

A livello maschile, i tre nomi più interessanti sono Marquette, Tennessee e Maryland. I Golden Eagles, rinati in tutti i sensi dall’arrivo di Shaka Smart in panchina, hanno disputato due incontri a Roma e a Prato, ospiti dei ragazzi di College Basketball Tour, per poi spostarsi a Voghera per sfidare il Derthona Basket, in un match che ha regalato grande spettacolo.

Ho avuto la possibilità di ammirare i campioni uscenti della Big East Conference nella loro tappa toscana, in una palestra tutta esaurita tra l’entusiasmo di piccoli e grandi. Al di là della grande differenza tra Marquette e l’avversario, quello che mi ha stupito è stato poter vedere come realmente scendono in campo e in che modo la pallacanestro viene concepita in America.

Foto di squadra della Marquette University a fine partita

Nonostante fosse solamente un’amichevole, la squadra è entrata in campo rabbiosa e determinata come non mai, manovrata e strigliata più volte da uno spettacolare Smart, che dal vivo è apparso ancora più leggendario. Nonostante l’uscita di Oliver Maxence-Prosper, sbarcato in NBA ai Dallas Mavs, Marquette si è dimostrata ancora una volta una corazzata, e rimane super favorita per la vittoria della conference anche quest’anno.

Tyler Kolek ed Oso Ighodaro, i due protagonisti principali della gloriosa passata stagione dei Golden Eagles, sembravano trovarsi a memoria in campo. Il primo, guardia bianca molto atipica, passatore e ball-handler di altissimo livello, sembra destinato alla stagione della vita, e potrebbe anno prossimo provare l’ingresso in NBA. Il secondo, lungo d’area con caratteristiche da rim-protector e stoppatore, ha impressionato tutto il palazzetto per i suoi mostruosi mezzi atletici.

Non male anche Maryland, che, nonostante una squadra quasi completamente nuova e piena zeppa di talento, ha mostrato ottimi spunti soprattutto sul lato difensivo. Occhio inoltre al nome di DeShawn Harris-Smith, combo-guard molto atipica con grande potenziale. Potrebbe essere lui, nonostante la giovane età, la sorpresa di questi Terrapins, chiamati al ruolo di mina vagante in una Big Ten mai come quest’anno così competitiva.

Infine Tennessee, che, nonostante le due pesanti partenze di Julian Philips e Olivier Nkamhoua, veri pilastri difensivi della passata stagione, si conferma un roster solido e compatto, guidato dai veterani Santiago Vescovi e Josiah Jordan-James e dai nuovi innesti dal portal Jordan Gainey e Dalton Knecht. Squadra piena zeppi di tiratori affidabili e 3&D, sarà sicuramente interessante seguirla nella prossima stagione.

Classico rituale dei Tennessee Volunteers a fine partita

Nota di merito è inoltre l’emozione di aver visto e di aver parlato dal vivo con un gigante della pallacanestro collegiale come Rick Barnes, che è stato tra gli altri allenatore di un certo Kevin Durant. Classico look dell’ americano medio in vacanza, con polo bianca e pantaloncini, nonostante i quasi 70 anni. Ciò che stupisce è la naturalezza e la simpatia di un uomo che, in più di 40 anni di esperienza totale nel mondo della NCAA, sembra ancora divertirsi come un bambino.

Il tour dei programmi universitari nel nostro paese continua, e siamo sicuri che possa regalare spettacolo e divertire tutti. Una tappa davvero unica ed obbligatoria per chi ama come il sottoscritto questo mondo così unico ed inimitabile.

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