Steve Ballmer: “Ho comprato i Clippers su consiglio di mio figlio”
Intervistato da Paul George nel suo podcast, il proprietario dei Clippers racconta com’è nata l’idea di acquistare la franchigia

Passare dall’essere CEO di Microsoft al proprietario dei Los Angeles Clippers. Steve Ballmer ci ha messo davvero pochissimo nel 2014, quando il 12 agosto, fece l’offerta decisiva per acquistare la franchigia.
Dopo lo scandalo Donald Sterling (accusato di razzismo e violenze nell’organizzazione) che scoppiò all’interno dei Los Angeles Clippers, scatenando proteste nella città e nella Nazionale, Ballmer si dimostrò subito molto interessato ad acquisire la squadra, comprata per poi per una cifra pari a 2 miliardi.
Quando è successo lo scandalo Sterling il mio secondo figlio [Peter Ballmer, Lead Producer di un’azienda che sviluppa software, ndr] mi dice “Devi fare attenzione, venderanno”. Mi piace Los Angeles. L’idea di uscire da una città come Seattle, piovosa e nuvolosa in inverno era stuzzicante, quindi ci siamo entrati
Steve Ballmer, via Podcast P with Paul George
Sin dall’inizio, Steve Ballmer si è messo in luce per essere un grande appassionato di basket. Sempre in prima fila alle partite dei suoi Clippers, da proprietario, l’ex CEO di Microsoft (il cui patrimonio netto è stimato attorno ai 102 miliardi) ha regalato alla franchigia le acquisizioni di Kawhi Leonard e Paul George e anche la costruzione di un nuovo stadio, l’Intuit Dome, che sarà inaugurato all’inizio della prossima stagione.
Manca solo l’ultimo passo, quell’obiettivo dorato che i Clippers e i tifosi sognano da molto tempo.