Figli d’Arte NBA, le migliori Coppie Padre-Figlio
Passato, presente e futuro attraverso questa speciale classifica delle coppie padre e figlio che hanno giocato (e vinto) in NBA
Ad oggi non si è ancora vista una coppia di padre e figlio giocare contemporaneamente sul parquet. Questo è il sogno proibito di LeBron James: ritirarsi solo dopo dopo aver fatto coppia con il suo erede.
Oggi scopriamo 10 coppie Padre-Figlio che in un modo o nell’altro sono entrate di diritto negli annali della NBA.
Alcuni padri hanno fatto meglio dei figli, altri sono stati completamente oscurati e poi c’è chi ancora ha una lunga carriera davanti, ma ha già mostrato di saperci fare.
In attesa che figli d’arte di Wade, James, Pippen, Martin e Shaq debuttino nella Lega, godiamoci i 10 che si sono meritati una menzione in questa classifica.
10. Gerald Henderson Sr. e Gerald Henderson Jr.
Partiamo con la famiglia Henderson dove papà Gerald senior ha scalato le vette partendo da scelta numero 64 al Draft del 1978 fino ad arrivare ad essere un tre volte campione NBA.
Gerald è stato un talismano per i Celtics, la sua palla rubata a James Worthy durante le Finals 1984 e il lay-up segnato negli ultimi secondi delle finali 1990, sono ancora oggi due tra gli highlights più incredibili nella storia della Lega. Il figlio avrebbe potuto avere una carriera simile, un giocatore di sistema utile in ogni occasione, ma dopo solo 8 anni, gli infortuni hanno avuto la meglio e Gerald junior ha dovuto smettere.
9. Glenn Robinson Jr. e Glenn Robinson III
Il papà è stato la prima scelta assoluta del Draft 1994, anno che oltre a portare il suo debutto nella Lega ha dato i natali al figlio. Glenn Jr. in undici anni di carriera ha ricevuto la gioia del titolo NBA solo nel 2005, anno in cui ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo; per il figlio Glenn III il futuro può riservare sorprese, per ora ci si accontenta dello Slam Dunk Contest ottenuto nel 2017.
8. Larry Nance Sr. e Larry Nance Jr.
Se siete alla ricerca di un clinic per la schiacciata perfetta vi basta digitare Larry Nance su Google, non importa che sia il padre o il figlio, ne vedrete delle belle. Papà ha vinto la prima, storica, edizione dello Slam Dunk Contest battendo in finale un certo Doctor J, ma è stato anche una grande bandiera di Phoenix e Cleveland con cui ha ottenuto selezioni All-Star e una divisa ritirata. Il pargolo ha ancora una lunga carriera davanti, è stato scelto dai Lakers ora milita nei Cavs, alla gara delle schiacciate del 2018 è arrivato dietro a Mitchell, ma il suo obiettivo è vincere un titolo NBA, impresa non riuscita al padre.
7. Tim Hardaway Sr. e Tim Hardaway Jr.
L’inventore dello “UTEP Two-step”, il crossover letale con cui ha conquistato cinque convocazioni agli All-Star Game e che faceva divertire i tifosi di Golden State, quando con Richmond e Mullin formava i “Run-TMC”. A Miami, insieme a Mourning, ha sognato il titolo NBA, ma ha dovuto cedere il passo ai Bulls di Jordan. Il figlio Tim sta avendo fortuna come scorer, a 28 anni e con un contratto così oneroso, deve convincere di poter diventare più forte del padre, nel frattempo ci godiamo le sue giocate estemporanee.
6. Arvydas Sabonis e Domantas Sabonis
Nessuno dei due ha vinto in NBA, ma non c’è dubbio che questa sia la coppia straniera di padre e figlio più forte di sempre. Arvydas in poco tempo ha mostrato al mondo che nonostante i 30 anni suonati, era un campione anche senza essere chiamato agli All-Star Game. Il figlio Domantas, dopo un inizio traballante ad Oklahoma City, ha preso in mano i Pacers, ha evoluto il suo gioco ed è diventato uno dei lunghi più duttili dell’intera Lega. In casa Sabonis si dormono sonni tranquilli, la legacy è intatta.
5. Joe Bryant e Kobe Bryant
Non si può dire “tale padre, tale figlio”, perché Kobe ha fatto piazza pulita in carriera, mentre papà Joe ha perso una finale NBA in maglia 76ers ed è conosciuto per aver posterizzato Kareem Abdul-Jabbar in un derby. L’esperienza in Italia di papà Bryant non ha avuto grandi successi, ma ha portato alla luce un talento come quello del figlio Kobe, che una volta cresciuto non ha mai smesso di vincere: con 5 titoli NBA, 18 selezioni da All-Star, 1 titolo di MVP e una bacheca stra-piena, è considerato uno dei giocatori più forti della storia del gioco.
4. Bill Walton e Luke Walton
Cucchiaio di legno per i Walton, dove papà Bill in carriera ha spiccato il volo più del figlio, nonostante per entrambi siano arrivati due titoli NBA ciascuno. In carriera il più vecchio della famiglia ha dovuto fare i conti con numerosi infortuni, perciò il suo prime è durato pochi anni, che però ha saputo sfruttare e fare incetta di premi individuali e di squadra, salvo poi ritagliarsi un ruolo di sesto uomo al tramonto della carriera. Luke ha avuto l’onore di dividere il parquet con il Black Mamba per circa 9 stagioni, portando a casa due anelli e il diritto di potersi sedere in panchina in qualità di allenatore qualche anno più tardi. Attualmente è il coach dei Kings e in carriera può vantare un titolo NBA da assistente allenatore, grazie al prodigio che ha strappato a lui e papà il 3° posto sul podio.
3. Dell Curry e Stephen Curry
Medaglia di bronzo per la famiglia Curry che in questo caso vede il figlio come elemento di spicco nella coppia, grazie alla rivoluzione attuata con il micidiale tiro da 3 punti. Cinque squadre per papà Wardell, che ha trovato negli Hornets e nei suoi compagni quello che il figlio Stephen ha costruito insieme ai suoi Warriors. La bacheca dei due parla chiaro: un titolo di sesto uomo per il senior, tanta carne al fuoco per il più piccolo, che ha ottenuto il primo premio di MVP unanime nella storia della NBA. Il numero 30 di Golden State deve ringraziare suo padre se oggi è uno dei più letali tiratori della Lega; senza dimenticare il fratello minore Seth, dimenticato, ma ottimo uomo di sistema e micidiale dalla distanza.
2. Mychal Thompson e Klay Thompson
L’altra metà degli Splash Brothers trova il secondo posto, con papà Mychal storica riserva di Kareem Abdul-Jabbar nei Lakers dello Showtime. Cinque titoli in due (2 per il più vecchio, 3 il più giovane), la quarta coppia padre-figlio ad aver vinto almeno un anello a testa. Mychal sapeva sfruttare perfettamente i suoi centimetri e ha dovuto spostarsi da Portland a Los Angeles (con uno stint agli Spurs nel mezzo) per poter trionfare; Klay ha trovato il fit giusto con l’arrivo di Steve Kerr in panchina e creando il duo con Steph Curry, diventando il record-man per numero di triple segnate in una singola gara di regular season e di play-off, oltre ad essere un All-Star.
1. Rick Barry e Brent Barry
Medaglia d’oro per Rick e Brent Barry, la coppia padre e figlio che in NBA è riuscita a lasciare il segno per più di una generazione. Brent ha altri 4 fratelli, tutti hanno giocato in NBA, ma solo lui è stato così poliedrico da sapersi rendere utile in ogni fase della gara. Specialista nelle schiacciate ad inizio carriera, ha mutato il suo gioco da spettacolare ad efficace, diventando un affidabile tiratore da 3 punti e questo ha fatto innamorare coach Popovich, con cui ha vinto due titoli NBA. Per papà Rick non servirebbero descrizioni, ma è doveroso ricordare che quando si è ritirato era il numero uno per percentuali ai tiri liberi, tirando col 90% grazie alla sua tecnica dal basso verso l’alto. Matricola dell’anno nel 1966, si sposta in ABA dove vince il titolo e torna in NBA per fare doppietta, riuscita nel 1975, prendendosi anche il trofeo di MVP delle Finals. All-Star, numero ritirato, miglior marcatore e miglior ruba palloni, inserito nella squadra del 50° anniversario della Lega, in una parola sola: Leggenda.