Nuovo scandalo, la NBA è davvero cambiata?
Nell’ultimo anno la NBA ha dovuto affrontare diversi scandali: da Ja Morant a Anthony Edwards, la lista è molto lunga
La NBA, con la sua vasta esposizione mediatica e la presenza costante sotto i riflettori, ha assistito nel corso degli anni a controversie che hanno catturato l’attenzione del pubblico e degli appassionati di sport in tutto il mondo.
Dagli scandali legati alle scommesse, alle violazioni delle regole finanziarie, fino alle questioni personali dei giocatori, l’NBA ha da sempre avuto a che fare con il lato oscuro della celebrità e dell’alta competizione.
Solo nell’ultimo anno i casi sono stati molti, dai comportamenti di Ja Morant allo scandalo che ha colpito nella ultime ore Anthony Edwards, passando per l’accusa di omicidio rivolta ad un giocatore della NBA G-League: la lista è lunghissima, questi sono solo alcuni esempi.
L’ultimo in ordine temporale ha come protagonista la stella dei T’Wolves. La compagna di Edwards ha annunciato di essere incinta e, in quel momento (proprio come successe per Zion Williamson) una modella di Instagram ha pubblicato degli screenshot compromettenti su di lui.
In questa conversazione, avvenuta su iMessage, si legge che la ragazza, che si fa chiamare Paige Jordae e ha 1.4 milioni di followers su IG, dice a Edwards di essere rimasta incinta e lui risponde: “No, non posso. Abortisci lol”.
Quando la ragazza gli confessa di aver già abortito circa 2 anni fa e di essere rimasta traumatizzata, il giocatore di Minnesota gli promette 100.000$ in cambio di un selfie in cui lei dimostra di assumere una pillola abortiva. Paige ha pubblicato come prova proprio la ricevuta del bonifico.
In molti hanno subito accusato la ragazza di aver costruito tutto per volersi fare pubblicità, ma è stato lo stesso Anthony Edwards a confermare la veridicità della vicenda tramite un comunicato pubblicato su X.
Insomma, la storia è vera e Edwards ne esce davvero male e per rispondere alla domanda del titolo: No, la NBA non è cambiata. È quello che è sempre stata ma con i social network.