La marcia silenziosa dei Philadelphia 76ers

In una stagione a fari insolitamente spenti, i Sixers stanno finalmente mostrando quell’unione di intenti fondamentale per fare strada

Joel Embiid esulta dopo un canestro

I nuovi Philadelphia 76ers di coach Nick Nurse si stanno imponendo sul lungo periodo come una delle migliori formazioni della lega: non male per un roster che ha perso James Harden senza sostituirlo!

Nelle ultime 10 partite Joel Embiid e compagni viaggiano a ritmi da miglior difesa e (quasi) miglior attacco, con l’MVP in carica che non sembra essere contrastabile in alcun modo.

Nella vittoria in rimonta contro dei buoni Raptors, il centro camerunese ha realizzato 31 punti, 10 rimbalzi e 9 assist (con anche 4 stoppate), fermandosi ad un passo dalla Tripla Doppia; nulla di clamoroso per uno che appena 2 notti fa ha dominato Karl-Anthony Towns e Rudy Gobert, ma a stupire è stato il supporting cast: sono infatti ben 66 i punti, equamente divisi, di Tyrese Maxey e di un redivivo Tobias Harris, che ogni tanto si ricorda di tutto il talento che avrebbe per le mani.

L’ottimo playmaking di Maxey, che ha fruttato 10 assist per i compagni, ha permesso alla squadra di tenere ottime percentuali, sebbene, al di fuori dei 3 tenori offensivi, il resto del roster fatichi a trovare continuità in zona gol: l’esempio principale è Kelly Oubre, che dopo il recente incidente sta faticando a recuperare la straordinaria forma di inizio stagione.

La sensazione è che Phila possa effettivamente provare a mettere a segno un colpo sul mercato che possa costituire un rinforzo in uscita dalla panchina, dato che i vari Covington e Pat Beverley proprio non convincono. Qualora arrivasse questo sesto uomo di lusso, la situazione per Embiid e soci potrebbe farsi sempre più interessante anche in ottica della post season.

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