L’NBA Christmas Day di Jaime Jaquez

Senza Jimmy Butler, nella partita di Natale la scena se la prende Jaime Jaquez Jr, autore di 31 punti e 10 rimbalzi con oltre il 70% al tiro

Jaime Jaquez Miami Heat NBA Christmas Day


La prima cosa che Jaime Jaquez Jr., il rookie dei Miami Heat, ha fatto quando è stato pubblicato il calendario NBA quest’estate, è stata controllare quando gli Heat avrebbero giocato nella sua città natale di Los Angeles. La seconda cosa è stata verificare se avrebbero giocato a Natale.

Ero eccitato. Sono cresciuto guardando queste partite, e poter giocare e vivere una serata così è il culmine di tutto il duro lavoro, delle notti trascorse in palestra, preparandomi per momenti come questo

Jaime Jaquez Jr.

E questo si è visto. Jaquez ha segnato 31 punti e ha ottenuto la sua prima doppia doppia nella vittoria degli Heat contro i Philadelphia 76ers, orfani di Joel Embiid per un infortunio alla caviglia, per 119-113.

In molti già sostengono che Jaime Jaquez sia il giocatore di basket messicano più forte di tutti i tempi. C’è invece chi sostiene che sia Eduardo Nájera, che però in NBA non ha avuto molto spazio né fortuna. E poi c’è chi dice che il più forte messicano di tutti i tempi sia Devin Booker, poiché la madre ha origini per metà messicane appunto.

Anche Jaquez effettivamente è più statunitense che messicano, dato che è nato e cresciuto in California (passando ben quattro anni a UCLA prima di essere draftato con la 18esima scelta da Miami), eppure lui, a differenza di DBook, sembra molto più legato alle sue origini, tanto da aver già giocato con la nazionale messicana i Giochi panamericani di Lima 2019.

Probabilmente ciò che porta maggiormente ad associarlo alla cultura messicana è il suo look, decisamente più “ispanico” rispetto a quello di Booker (al primo anno di College era molto diverso, vedere foto nel post per credere) e ovviamente anche il cognome incide: se Booker avesse ereditato il cognome della madre, ovvero Gutiérrez, le sue origini sarebbero state percepite in modo probabilmente diverso.

L’identificazione dei tifosi con i giocatori è fondamentale e la NBA questo lo sa benissimo, infatti, nel suo obiettivo di globalizzare sempre di più il brand, da tempo ormai cerca di portare giocatori di tutte le nazionalità nelle Lega. A volte si tratta solo di “giocatori di rappresentanza”, ovvero giocatori dal basso livello qualitativo, mentre per quanto riguarda Jaquez il discorso è completamente diverso.

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