I Phoenix Suns sono una squadra da Titolo NBA?

In una stagione da Roller coaster, i Phoenix Suns non sembrano trovare soluzioni per far fronte alla mancanza di fisicità

Kevin Durant Devin Booker Bradley Beal Phoenix Suns

Dal rientro in pianta stabile di Bradley Beal, i Phoenix Suns sembravano aver trovato una quadra che permettesse loro di coniugare i 3 tenori in attacco e in difesa.

Eppure le recenti e brutte sconfitte contro Pacers e Magic rimettono alla luce gli stessi problemi che la franchigia dell’Arizona si porta dietro dal giorno della trade per Kevin Durant.

Una squadra come quella allenata da Frank Vogel soffre terribilmente contro sistemi in grado di impostare la partita su un piano più fisico: i mattatori delle ultime due sconfitte sono infatti stati i vari Pascal Siakam, Paolo Banchero, Obi Toppin e Mo Wagner, giocatori che si distinguono per la spiccata tendenza ad attaccare di prepotenza il ferro.

Se guardate ai ruoli dei giocatori citati, troverete fondamentalmente solo power forwards, che si trovano ad attaccare il ben più leggero KD; la lineup di Phoenix infatti presenta il solo Jusuf Nurkic, di certo non noto per essere un mastino in fase difensiva (tra l’altro assente nella trasferta di Orlando), come giocatore di peso, circondato da 3 guardie e Durant.

Contro i Nuggets ai Playoffs NBA la disparità fisica era stata il principale fattore di svantaggio, ma da allora la dirigenza non ha preso i provvedimenti necessari per migliorare la situazione. Come conseguenza, otteniamo una Phoenix fumosa, fortissima nelle individualità, ma estremamente fragile nel complesso. In un contesto di Playoffs NBA di Western Conference, contro colossi come Anthony Davis, Kawhi Leonard e Nikola Jokic, questi Suns possono opporre davvero poca resistenza.

Le possibili contromisure passano inevitabilmente dal mercato, con la dirigenza che ha il dovere di puntare a profili che portino con sé chili e centimetri, oltre a talento ed esperienza; un’ottima idea sarebbe stata quella di fare shopping a Toronto, dopo la scelta di smantellare e spedire via gente come OG Anunoby e il già citato Siakam, ma allo stato attuale delle cose i profili più viabili possono essere elementi come DeAndre Hunter (che ad Atlanta vive in un contesto dagli equilibri precari) o Rui Hachimura, decisamente sprecato come riserva in questi Lakers.

Un altro profilo ideale potrebbe essere quello di Jonathan Isaac, che ieri sera ha difeso magistralmente su KD e nel pitturato e che merita una menzione in quanto sembra finalmente aver trovato la strada (anche a livello di condizione fisica dopo i bruttissimi infortuni) che lo porterà a diventare uno dei migliori difensori di questa lega.

Guardando ai pochi assets di mercato rimasti ai Suns, sembra impossibile anche solo pensare di arrivare a giocatori di tale livello, motivo per cui la dirigenza è chiamata ad operare un vero e proprio miracolo.

La strada alternativa la conosciamo già, perché a giugno i problemi si ingigantiranno esattamente come l’anno scorso.

Leggi anche

Loading...