Tony Snell: “Ho bisogno del 10° anno di contratto, per i miei figli”
Un contratto entro la fine della giornata di oggi per garantire cure mediche a vita ai figli autistici è la missione di Tony Snell
La passione per lo sport, i ricchi contratti e i tenori di vita da rock star – come spesso vediamo – non sono i soli motivi per cui gli atleti professionisti spendono il loro tempo ad allenarsi ore e ore nelle palestre.
Nella traccia della carriera di un professionista, un punto focale è assicurarsi un tenore di vita all’altezza anche dopo la fine della propria professione, per esempio per assicurarsi una buona pensione.
Un esempio di attualità in questi giorni è Tony Snell, veterano NBA che dal 2022 non trova collocazione all’interno delle 30 franchigie più celebri del mondo ma al quale serve un contratto entro la mezzanotte di oggi per garantirsi il 10° anno di carriera e quindi un’assicurazione a vita che gli garantisca una copertura di cura mediche a vita per la sua famiglia.
L’anno scorso, è stato diagnosticato a Kenzo e Carter – figli di Tony e sua moglie Ashley – un disturbo dello spettro autistico in seguito a degli esami medici che hanno permesso anche all’ex giocatore dei Bucks (tra le tante squadre per cui ha giocato) di scoprire a sua volta lo stesso disturbo.
Ho bisogno del 10° anno di contratto per la mia famiglia, per mia moglie e i miei due figli
Tony Snell, via Yahoo Sports
Firmare un contratto fino al termine della stagione gli garantirebbe i presupposti per poter usufruire dei benefit che la NBA e la NBPA mettono a disposizione degli atleti con un minimo di 10 anni di militanza nella Lega.
Spero che qualche franchigia firmi Tony (Snell, ndr) così che i suoi due bambini riescano ad ottenere delle ottime cure mediche
Charles Barkley
A sostegno di Snell è intervenuto anche Charles Barkley, leggenda della NBA degli anni 80/90, all’interno del programma NBAonTNT. Le prossime ore saranno decisive per una firma che potrebbe cambiargli la vita.