Giannis Antetokounmpo perplesso dopo la spallata di Sexton

Giannis Antetokounmpo cade a terra dopo aver sentito un colpo sul viso, Collin Sexton resta a guardarlo in maniera provocatoria e poi scoppia la rissa a circa 1′ dalla fine del primo tempo tra Bucks e Jazz, alla fine trionfanti per 123-108.

Ad alimentare uno screzio che sarebbe magari potuto finire così com’è cominciato ci pensa Malik Beasley che istintivamente sfiora la point guard degli Utah Jazz, accendendo lo scontro prima che intervengano anche il resto delle squadre a provare a separare i due giocatori sanzionati con un doppio tecnico.

Non so cosa fosse, ho sentito qualcosa – la spalla o il gomito – che mi ha colpito la faccia. Non so cosa sia successo, ma apprezzo il sostegno che mi hanno mostrato i miei compagni. Ci dobbiamo sostenere l’uno con l’altro ed è quello che stiamo facendo

Giannis Antetokounmpo

Il colpo di Sexton non è uno di quelli che stordisce ma non provoca un infortunio: Antetokounmpo è in grado di continuare la partita, che chiude con una doppia doppia da 33 punti e 13 assist che risulta essere un losing effort.

I Jazz, sotto di 13 (48-61) al momento della rissa, salgono d’intensità nel secondo tempo e soprattutto scrivono il momento decisivo del match nel quarto periodo. I Bucks faticano a segnare, al contrario Utah si prende un parziale di 40-13 negli ultimi 12′ che mette ko la squadra di coach Doc Rivers, prossimo allenatore della Eastern Conference all’All-Star Game di Indiana.

Non penso fosse un problema di energia, piuttosto non stavamo segnando. Ci sono stati concessi tanti tiri aperti che non abbiamo segnato: ne fai uno o due, si ferma tutto e parti con una buona inerzia

Giannis Antetokounmpo

I Bucks perdono la 3° di 4 partite dall’arrivo di coach Rivers rimanendo comunque alla 2° posizione ad Est, all’inseguimento dei Boston Celtics che nella notte hanno vinto contro i Memphis Grizzlies.