Ecco perché i Clippers sono la squadra da battere

La stagione clamorosa di Kawhi Leonard e il contributo di Harden e Westbrook: quest’anno i Clippers sono la squadra da battere nella corsa al Titolo NBA

James Harden Clippers

Con 26 successi nelle ultime 31 partite i Los Angeles Clippers hanno preso con la forza il primo posto del Power Ranking rilasciato pochi giorni fa dalla NBA.

Ora sono loro la squadra da battere.

Dopo l’ennesima estate passata a rimuginare sui propri errori e sulla propria sorte (decisamente avversa), molti pensavano che i Clippers sarebbero implosi. Kawhi Leonard e Paul George non sono più quelli di San Antonio e Indiana – visto anche i diversi infortuni che hanno minato le loro stagioni da quando hanno optato per la convivenza – e Russell Westbrook che pur di rimanere ha dovuto accettare un ruolo completamente diverso da quello che ha rivestito sia a Washington che a OKC (anche economicamente, visto il contratto da $7.8 milioni in due anni firmato pochi mesi fa).

Eppure, anche grazie all’arrivo di un James Harden che negli ultimi due anni è stato sulla bocca di tutti più per le diatribe che per le prestazioni in campo, questi Clippers sembrano aver trovato un equilibrio – quasi – perfetto.

Attacco e difesa

La difesa di Kawhi e PG, la presenza di Zubac sotto canestro e un Russell Westbrook da First Team All-Defense rendono la difesa dei Clippers una delle migliori in NBA (Top 10 per Defensive Rating nel mese di gennaio con 114.4).

Ma la metà campo in cui la squadra di Tyronn Lue eccelle è senza ombra di dubbio quella offensiva. Nell’ultimo mese – chiuso con 12 vittorie in 15 partite – i Clippers hanno avuto di gran lunga il miglior attacco della NBA (e uno dei migliori di sempre):

  • 124.6 di Offensive Rating (primi in NBA)
  • 51.1% dal campo (secondi in NBA)
  • 42.3% da tre (primi in NBA)
  • 82.8% ai liberi (primi in NBA)
  • 62.5% di True Shooting (secondi in NBA)

Più del 42% da tre di squadra per un intero mese… follia!

La squadra di Ty Lue è sulla strada giusta per diventare la prima squadra della storia NBA a chiudere una stagione con il 50% dal campo, il 40% da tre e l’80% ai liberi.

Non solo isolamento

Ecco la classifica dei migliori giocatori in NBA per quanto riguarda i punti generati in isolamento (min. 3 possessi a partita):

  • Kawhi Leonard – 1.23
  • Shai Gilgeous-Alexander – 1.19
  • Luka Doncic – 1.12
  • James Harden – 1.10
  • Joel Embiid – 1.09
  • Jayson Tatum – 1.07
  • Paul George – 1.02

Tre dei migliori 7 giocatori in isolamento di tutta la Lega condividono regolarmente il parquet ogni sera. Tre dei migliori attaccanti del mondo che hanno finalmente compreso come condividere il pallone per poter essere efficaci. Mettendo da parte interessi personali e orgoglio, che quasi sempre finiscono per collidere con il successo collettivo.

I Clippers terminano in isolamento poco più di 10 possessi per partita… davvero pochi per una squadra con questo tipo di talento offensivo (come riferimento: James Harden nel 2018-19 da solo ne giocava più di 16!).

Sarebbe stato facile per Los Angeles basare l’attacco dell’intera squadra sugli isolamenti, ma per fortuna Tyronn Lue e il suo staff non hanno commesso l’errore di ridurre i compiti dei comprimari andando a creare – per forza di cose – un attacco stagnante e con poca alchimia (e soprattutto prevedibile).

Kawhi Leonard

Kawhi Anthony Leonard. Il killer più silenzioso di tutta la NBA sta giocando una stagione clamorosa.

Ormai lo sappiamo, il suo carattere elusivo ed enigmatico lo rende uno dei giocatori meno “spendibili” in termini di marketing e per questo molte volte non viene citato nemmeno in occasione di grandi prestazioni, ma i numeri stagionali parlano chiaro:

  • 24.2 punti, 6.4 rimbalzi e 3.7 assist
  • 53.3% dal campo
  • 45.7% da tre
  • 89.2% ai liberi

Nelle ultime 25 partite siamo a quota 57% dal campo, 51% da tre e 91% ai liberi… un vero e proprio androide.

Dopo essere entrato nella Lega come un ottimo difensore perimetrale, sprovvisto di un tiro efficace e presentabile a livello NBA, alla sua 12esima stagione Kawhi Leonard è in corsa per diventare il 12esimo giocatore nella storia ad entrare nel club dei 50/40/90 (il terzo con più del 45% da tre).

…Menomale che 9 mesi fa gli avevano consigliato di ritirarsi.

Russell Westbrook alla Manu Ginobili

Il quintetto che statisticamente sta dando più risultati a Tyronn Lue è sicuramente quello formato da Harden, Powell, George, Leonard e Zubac, che schierati in campo insieme hanno un Offensive Rating di 141.1 (!!) a fronte di un Defensive Rating di 97.1.

Ma oltre ad un quintetto letale, il vero asso nella manica dei Clippers è stato finora un rivitalizzato Russell Westbrook. Lasciatosi alle spalle la brutta esperienza con i Lakers – che anche inconsciamente lo ha limitato parecchio nei mesi seguenti – Brodie è tornato ad essere molto più presente anche mentalmente, accettando e sposando il suo nuovo ruolo di Sixth Man.

Il paragone con Manu Ginobili (che Kawhi dovrebbe conoscere abbastanza bene) è piuttosto azzeccato vista l’energia con cui entra in campo e il suo impatto – anche statistico – nonostante il minutaggio ristretto.

La cosa probabilmente più impressionante della stagione di Russ finora è stata la sua applicazione difensiva. A 35 anni l’ex Thunder è uno dei migliori difensori della Lega nella sua posizione:

  • 111.6 di Defensive Rating (terzo in NBA tra i playmaker)
  • 39.1% la percentuale concessa agli avversari marcati da lui
  • 1.1 palle rubate in meno di 23 minuti di media

Un contributo del genere dalla panchina sarà fondamentale all’interno di una squadra che nei prossimi mesi dovrà conquistare il Titolo NBA e Westbrook in questo momento sembra perfetto per guidare la second unit dei Clippers.

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