Jefferson: “I Knicks assomigliano ai Pistons del 2004”

Analizziamo insieme quali sono state le parole pronunciate da Richard Jefferson in un suo recente intervento televisivo

Richard Jefferson

L’8 febbraio è andato in onda su ESPN lo speciale riguardante la Trade Deadline, all’interno del programma televisivo “NBA Today“, condotto da Malika Andrews con la partecipazione di Kendrick Perkins, Chiney Ogwumike, Zach Lowe e Richard Jefferson.

All’inizio dello show, l’ex cestista professionista americano, nonché campione NBA nel 2016 con i Cavs e attuale sports analyst per ESPN, ha individuato un certo parallelismo tra il nuovo assetto tecnico tattico dei Knicks e quello dei Pistons vincitori dell’anello nel 2004.

Richard Jefferson

Secondo l’opinionista infatti, gli scambi effettuati dalla franchigia newyorkese a ridosso della chiusura degli stessi, hanno rafforzato notevolmente la squadra allenata da coach Tom Thibodeau, rendendola alquanto simile sotto diversi aspetti al team di Detroit che, esattamente 20 anni fa, riuscì a vincere il Titolo NBA.

Nell’affare, i Knicks hanno spedito i contratti di Quentin Grimes, Evan Fournier, Malachi Flynn, Ryan Arcidiacono ai Pistons, oltre a 2 scelte al secondo turno, in cambio di Alex Burks e Bojan Bogdanović; ad essi quindi, si aggiungono le due star, Brunson e Randle, oltre ai vari Hart, Di Vincenzo, Achiuwua, Hartenstein, McBride, Anunoby e Robinson.

Puoi vincere un campionato se costruisci un roster nel modo giusto. I Knicks potrebbero anche desiderare una superstar, ma già hanno Brunson

Richard Jefferson sui Knicks e Jalen Brunson

Dunque, per quanto riguarda Jefferson, non è necessario per forza inserire a roster delle star per provare ad arrivare fino alle NBA Finals, bensì l’importante invece è riuscire a puntellare la rosa con dei giocatori funzionali che non stravolgono gli equilibri in campo e fuori.

Prendendo come esempio i Pistons del 2004, il 43enne ha cercato di strutturare un breve discorso volto a dimostrare che l’attuale fisionomia dei Knicks post Trade Deadline, incentrata maggiormente sull’intensità difensiva, assomigli proprio a quella squadra, la quale, tra gli altri, vantava la presenza di Chauncey Billups, Rip Hamilton, Tayshaun Prince, Rasheed Wallace e Ben Wallace.

A parer mio, le aggiunte di Burks e Bogdanović hanno decisamente potenziato offensivamente il roster di New York, che vantava già una delle migliori difese della Lega e il 4° posto nella Eastern Conference, con un record di 33 vittorie al netto di 19 sconfitte.

L’unica certezza dei Knicks però, si chiama Jalen Brunson, dato che storicamente Julius Randle cala ai Playoff in termini di rendimento e i vari O.G. Anunoby e Mitchell Robinson devono ancora recuperare entrambi da un infortunio. Durante la postseason, sarà di vitale importanza avere il fattore campo per la formazione della Grande Mela, ma soprattutto evitare i possibili match up che potrebbero sfavorirla fin da subito.

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