Nico Mannion, chi è l’italiano del Draft NBA 2020

Storia e curiosità su Niccolò Mannion, l’italiano passato da Siena fino all’approdo nella NBA ai Golden State Warriors

Mannion in azione con Arizona

Quella del Draft 2020 è stata una grande serata per il nostro Nico Mannion, scelto alla numero 48 dai Golden State Warriors. Il suo ancor breve percorso, per chi non lo sapesse, non è cominciato negli Stati Uniti.

Gli inizi

Nico nasce a Siena il 14 marzo 2001, nel periodo di permanenza di suo padre, Pace Mannion, nella Virtus.

Pace è un ex giocatore NBA, selezionato dai Golden State Warriors al secondo giro del Draft 1983. Dopo sei anni di lega americana cambiando altrettante squadre, si trasferisce in Italia dove fa le fortune di Cantù, con cui vince una Coppa Korac nel 1991.

Si trasferisce a Siena e conosce Gaia Bianchi, pallavolista: i due si innamorano e poco dopo nasce Niccolò. La famiglia trascorrerà ancora un anno in Sicilia, ultima tappa italiana di Pace, prima di trasferirsi in America.

Gli anni in Arizona

L’Italia sarà sempre molto presente nelle vite dei Mannion: in casa si parla italiano e l’estate si passa nel Bel Paese, ma Nico deve anche cominciare ad adattarsi al nuovo ambiente e quale miglior modo per farlo che seguire le orme paterne.

L’impatto è fortissimo, tanto che Nico viene già accostato a numerosi college prestigiosi ancor prima di entrare alla High School. La famiglia si trasferisce in Arizona e lui comincia a frequentare la Pinnacle HS, dove mostra fin da subito un grande talento, risultando il migliore tra i suoi compagni.

La Pinnacle vince il titolo statale e Nico entra nel radar della Nazionale azzurra, da cui riceve la prima convocazione nel 2018 per le qualificazioni ai Mondiali.

Con la squadra del liceo vincerà anche il secondo titolo statale consecutivo al suo ultimo anno, prima dell’approdo al college e alla NCAA.

Gli Arizona Wildcats

Nico non si sposta tanto lontano da casa, decide di accettare la borsa di studio degli Arizona Wildcats. Anche qui non sfigura affatto, mostrando prodezze e limiti di un gioco tutto in divenire ma sicuramente promettente.

Nel suo unico anno in NCAA Division I mette a referto 14 punti, 2.5 rimbalzi e 5.3 assist di media a cui aggiunge 1.2 palle rubate. Il tiro è ancora da perfezionare (appena sotto il 40% dal campo), ma il talentino italiano è sempre tra i migliori tanto da guadagnarsi la prospettiva di una chiamata al primo turno del Draft NBA 2020.

Il Draft 2020 e l’arrivo agli Warriors

Sono passati ormai due giorni dal Draft e giusto questa mattina Nico e James Wiseman, seconda scelta assoluta, sono stati presentati dal GM Bob Myers, al loro futuro pubblico.

La sensazione è che gli Warriors siano una piazza ideale per lo sviluppo del nostro connazionale, alla corte di un allenatore esperto come Steve Kerr e di una delle migliori guardie di tutti i tempi, Steph Curry, idolo di Nico sin dai tempi del liceo.

Il campionato ormai è distante solo un mese e tutti noi non vediamo l’ora di vedere come si introdurrà Nico alla NBA e al resto del mondo.

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