La rivelazione shock di John Wall: “Mi sono puntato la pistola alla testa”
Wall rivela di aver pensato ad un gesto estremo: l’ex star dei Wizards parla dei suoi problemi di salute mentale al podcast The OGS
John Wall ha rivelato al podcast di Mike Miller e Udonis Haslem, ex compagni di squadra ai Miami Heat e ora giocatori ritirati, di essere stato ad un passo dal suicidio. L’ex bandiera dei Washington Wizards non ha specificato quando, ma ha fatto luce sul come sarebbe successo.
Wall, ex superstar che dopo il suo grave infortunio al tendine d’Achille nel 2019 non ha più ritrovato la forma esplosiva e dominante dei suoi anni d’oro, ha sofferto di problemi di salute mentale scivolando lentamente fuori dalle rotazioni delle squadre NBA (tra cui Clippers e Rockets) in cui ha cercato di tornare in condizione.
So com’è, provo a dirlo alle persone. La salute mentale è una questione seria. Sono andato da un terapista dopo quello. Se non fosse stato per i miei due figli mi sarei suicidato. Mi sono puntato la pistola alla tempia due volte, e molte persone vicine a me in quel momento non lo sapevano
John Wall, via The OG Show
All’interno del podcast, Wall ha proseguito con delle parole altrettanto delicate sottolineando quanto la volontà di essere vicino ai figli abbia ostacolato i pensieri più negativi.
Mi sono puntato la pistola alla tempia due volte e poi mi sono detto: “Se lo faccio deluderò i miei figli. Chi li crescerà?” Ho evitato per loro. Non era corretto. So che devo essere presente per loro
John Wall, via The OG Show
Era il 13 gennaio 2023 l’ultima volta che Wall ha disputato una partita NBA coi Los Angeles Clippers. Formalmente non ha mai dichiarato di essersi ritirato: in off season, prima che cominciasse la stagione di Eurolega, sembrava che fosse in trattativa con l’Olimpia Milano ma possiamo immaginare che la sua priorità al momento non sia più il basket giocato, dopo 13 anni di carriera NBA.