Ecco perché Victor Wembanyama non vincerà il Titolo di DPOY

Vediamo insieme quali sono i numeri della stagione di Wemby in termini di produzione individuale e per quanto riguarda il suo impatto difensivo

Victor-Wembanyama post partita

Alla sua stagione d’esordio in NBA, Victor Wembanyama sta riscrivendo la storia della Lega, stabilendo valanghe di record personali, ma soprattutto dando l’impressione di poter diventare concretamente il nuovo volto del basket mondiale, grazie ai suoi spaventosi mezzi tecnici, uniti ad un fisico irreale che lo rendono un assoluto unicorno nel contesto sportivo della pallacanestro moderna.

Già da quest’anno, l’ex Metropolitans 92 si sta affermando come uno dei migliori difensori in NBA, come testimoniano i numeri che il cestista francese ha prodotto finora con la canotta degli Spurs, con ben 283 tra stoppate, di cui 3,5 di media a partita e palle recuperate, di cui 1,3 di media a partita. Il classe 2004 guida la Lega per stoppate ad ogni allacciata di scarpa, in appena circa 29′ d’impiego sul parquet.

Victor Wembanyama

In queste prime 61 gare stagionali di regular season disputate da Wemby, il numero 1 di San Antonio ha già fugato ogni tipo di dubbio legato all’ipotetico impatto che di fatto, egli stesso avrebbe avuto da esordiente, facendo ricredere subito tutti quei detrattori che lo avevano etichettato anzitempo come una possibile meteora destinata a spegnersi prima ancora di brillare sul palcoscenico della NBA.

Sebbene Victor Wembanyama sia destinato quasi sicuramente a vincere il premio di Rookie of the Year, nonostante il testa a testa con Chet Holmgren è in realtà tutt’altro che scontato, la possibilità che il 20enne riesca addirittura ad aggiudicarsi il riconoscimento di Difensive Player of the Year, è alquanto difficile seppur non sarebbe uno scandalo qualora gli venisse invece attributo tale titolo.

A parer mio, il giocatore francese non vincerà il DPOY poiché l’annata dei San Antonio Spurs è perdente sotto troppi punti di vista, sia per quanto riguarda meramente il loro record di squadra, che si attesta a 15 vittorie al netto di 54 sconfitte, che per la loro posizione in classifica, 15esimi nella Western Conference e 28esimi globalmente in NBA, con un differenziale di -7.4 punti e sesti per punti subiti a partita, con 119.7.

Dunque, a causa dei numerosi demeriti difensivi attribuibili al sistema non impeccabile degli speroni del Texas, il quale è parso veramente disastroso rispetto alle aspettative, oltre al fatto che Wemby non sia riuscito quasi mai ad imporsi sugli avversari con la sua sola presenza nei pressi dell’area, la 1ª scelta al Draft 2023 non dovrebbe assicurarsi il premio di miglior difensore della stagione corrente.

La storia recente ci insegna che tutti gli ultimi DPOY, oltre ad avere delle statistiche difensive significative, riuscivano anche ad elevare il livello dei propri compagni, giocando in team vincenti che strizzavano l’occhio ad entrambe le fasi di gioco. Non basta quindi fare esclusivamente il proprio per meritarsi tale titolo, ma occorre che tutto giri perfettamente attorno anche a dei requisiti di squadra imprescindibili.

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