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Wembanyama: quando il miglior difensore non merita il DPOY

Siamo sicuri che si tratti davvero di un premio individuale?

DPOY. Defensive Player Of the Year. E’ il premio che viene assegnato al termine di ogni stagione NBA al miglior difensore della lega.

Ma siamo sicuri che si tratti davvero di un premio individuale? La parola “Player” non dovrebbe lasciare molti dubbi, ma in realtà quest’anno ce ne sono fin troppi.

Il caso Rudy Gobert

Il centro di Minnesota è il candidato principale per la vittoria del premio e sui siti di scommesse italiani la conquista del DPOY da parte sua è data praticamente come già certa: la quota è solo 1.02.

Il nativo di Saint-Quentin è tornato ad essere l’àncora difensiva dei suoi dopo una stagione decisamente fallimentare. Sarebbe il premio numero 4 nella carriera di Gobert, a pari merito con Dikembe Mutombo e Ben Wallace per il numero più alto nella storia della NBA. Entrerebbe di diritto nell’Olimpo dei difensori NBA.

Dietro a Gobert, il secondo nome più probabile è quello di Victor Wembanyama (quota 12.0). Nessun altro giocatore della lega è quotato a meno di 200. Ciò che separa i due candidati è la prestazione della loro squadra: i Timberwolves di Gobert sono primi in NBA per Defensive Rating (108.5) mentre gli Spurs di Wembanyama sono appena 22esimi (116.7).

Uno guida la miglior difesa della NBA mentre l’altro la 22esima: caso chiuso.

Ma è davvero così semplice?

Il contesto

Un confronto così semplicistico tra le due difese collettive esclude a priori la cosa forse più importante all’interno di un ragionamento del genere: il contesto.

Se Anthony Edwards e Jaden McDaniels giocassero a San Antonio, con tutta probabilità anche la difesa degli Spurs sarebbe una delle migliori in NBA.

Non si può ridurre il dibattito ad un discorso prettamente di squadra, anche perché gli Spurs in tutto il mese di Marzo sono stati la sesta miglior difesa di tutta la NBA (113 di Defensive Rating) e di sicuro avrebbero avuto cifre migliori se non avessero giocato le prime 30 partite della stagione con un quintetto a tratti imbarazzante (con l’esperimento Sochan da playmaker).

La difesa individuale rimane tutt’ora una delle cose più difficili da misurare in modo oggettivo e chiudere un discorso incentrato su un premio personale tirando in ballo solamente la fatiscente squadra di Wembanyama non è una grande idea.

Cerchiamo quindi di capire chi sia stato effettivamente il miglior difensore dell’anno, lasciando da parte i ragionamenti che coinvolgono la squadra.

Le stoppate

E’ vero, le stoppate (e le statistiche in generale) non dicono tutta la verità, ma negli ultimi anni sono diventate addirittura sottovalutate. Come se fossero buone solo per i numeri da copertina e non ai fini del basket effettivamente giocato sul parquet… eppure non è così.

Per capirci meglio: ecco come cambia il numero di punti generati in attacco (in media ogni 100 possessi) a partire dal tipo di possesso difensivo giocato.

Tipo di possesso difensivoOffensive Rating (punti segnati)
Palla rubata134
Stoppata126
Tiro sbagliato118
Tiro segnato113
Pallone uscito dal campo111

Stoppare un tiro degli avversari significa segnare 8 punti in più (ogni 100 possessi) rispetto ad un semplice tiro sbagliato e ben 13 punti in più rispetto ad un tiro segnato… la differenza è enorme e si vede soprattutto in attacco.

Wembanyama è uno dei migliori in NBA sia nelle rubate che nelle stoppate. In stagione siamo a quota 254 tiri avversari bloccati (92 in più di Gobert nonostante i 487 minuti giocati in meno), di cui un esorbitante 68% recuperato dai suoi compagni (rispetto al 59% di Gobert). Perché essere un grande stoppatore significa, appunto, stoppare, ma significa anche e soprattutto mantenere il possesso del pallone una volta fermata l’azione avversaria.

Victor Wembanyama ha in questo momento 79 stoppate recuperate in più di Gobert e 38 palle rubate in più, ciò significa che ha permesso alla propria squadra di ribaltare il possesso da difensivo a offensivo ben 117 volte (!!) in più rispetto al centro dei Timberwolves.

Inoltre, in questa stagione Wembanyama è andato oltre quota 7 stoppate in una singola partita ben 8 volte. Gobert ci è riuscito solo 7 volte… in carriera.

Inconcepibile per un ragazzo che ha compiuto 20 anni lo scorso gennaio.

Candidati DPOY a confronto

On/OffStoppateRubateDeflections
Wembanyama-12.03.61.33.0
Adebayo-6.41.00.62.1
Gobert-4.12.11.11.6
J. Allen-0.11.20.71.5
A. Davis+1.52.41.22.6

Due precisazioni: con “On/Off” si intende la differenza di punti subiti dalla squadra (in media ogni 100 possessi) con il giocatore in campo (On) rispetto a quando è fuori (Off).

Nonostante il differenziale di Anthony Davis sia positivo ciò non vuol dire che i Lakers siano una squadra difensivamente migliore senza di lui, hanno solamente subito molte più triple – con una percentuale decisamente più alta – con lui in campo rispetto a quando non lo è.

Il differenziale di Wembanyama è di -12.0, un numero davvero clamoroso: significa che quando è in campo la sua squadra subisce in media 12 punti in meno ogni 100 possessi. Gli Spurs passano dall’essere la peggior difesa dell’intera NBA (30esima su 30) ad essere la quarta miglior difesa… game changer.

L’On/Off di Victor Wembanyama quest’anno è più alto di qualsiasi altro dato registrato dal vincitore del premio di Defensive Player Of The Year negli ultimi 10 anni.

I numeri sono probabilmente anche gonfiati a causa della pessima panchina degli Spurs (passare da Wembanyama a Zach Collins non è la migliore delle sostituzioni), ma per lo stesso motivo escluderlo a priori dalla corsa al premio, solo a causa dei suoi compagni, non è corretto.

Il premio di Difensore dell’Anno – proprio come l’MVP – sembra essere più il premio del “miglior difensore della miglior difesa”. Dare il premio a Wembanyama sarebbe come consegnare l’MVP ad un giocatore che non è nemmeno arrivato ai Play-In.

E per quanto si possa essere d’accordo con questo ragionamento, la parola chiave è la seconda, ossia “Player”: il premio è concepito come un qualcosa di individuale e nonostante Gobert sia stato il giocatore centrale della miglior difesa della stagione, individualmente Wembanyama è stato il miglior giocatore difensivo della NBA per tutta la stagione.

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