È giusto paragonare Anthony Edwards a Michael Jordan?

Analizziamo insieme dal punto di vista statistico-numerico, le carriere di Anthony Edwards e di Michael Jordan nei loro primi 4 anni di NBA

US TODAY Anthony Edwards TWolves

Nel corso di un’intervista rilasciata per Complex circa 4 mesi fa, Anthony Edwards ha chiesto a gran voce alla gente di evitare di paragonarlo a Michael Jordan, il quale a detta sua è il più forte giocatore di sempre. La superstar dei Minnesota Timberwolves ha ammesso poi di essere ancora lontanissimo rispetto al suo livello, tuttavia egli ha dichiarato anche che in un ipotetico 1vs1, MJ non sarebbe stato in grado di fermarlo.

Nei suoi primi 4 anni di carriera in NBA, Ant Man ha dimostrato fin da subito di avere una grande sicurezza nei propri mezzi. La similitudine con Air Jordan deriva in primis dal fatto che il classe 2001 gli somigli parecchio esteticamente, soprattutto nei tratti facciali, ma anche che l’ex Georgia ricopra lo stesso ruolo in campo del numero 23 in maglia Chicago Bulls, ossia la classica posizione di guardia tiratrice.

Anthony Edwards

Dal punto di vista numerico, quest’anno Edwards sta disputando la sua miglior annata di sempre, grazie a una media di 26.3 punti, 5.5 rimbalzi, 5.2 assist e 1.3 palle rubate a partita. Egli sta giocando circa 35′ ad ogni l’allacciata di scarpa, con una percentuale di tiri segnati dal campo del 46.2%, mentre la percentuale di tiri realizzati dai 3 punti è del 36.3% e infine la percentuale di tiri liberi trasformati è del 83.5%.

Quest’anno, i Minnesota Timberwolves stanno lottando per la prima posizione nella Western Conference, con un record di 55 vinte al netto di 24 perse. La statistica più significativa è la quantità di punti che essi concedono ai loro avversari ad ogni gara, che si aggira sui 106.2. La franchigia del Minnesota è per distacco la prima difesa nella Lega in questa stagione, considerando l’apporto che sta dando principalmente Rudy Gobert.

All’esordio in NBA come prima scelta assoluta al Draft del 2020, Edwards ha avuto bisogno di tante partite prima di riuscire a carburare in regular season, facendo però intravedere degli sprazzi di grande giocatore. Al secondo anno poi, le sue medie in campo iniziano a crescere sensibilmente, tanto che da sophomore riesce pure a trascinare la sua squadra ai Playoff, giocando una serie a tratti ottima contro i Memphis Grizzlies.

Nel 2023, Ant Man è diventato ufficialmente il go-to-guy, acquisendo una maggiore responsabilità nella metà campo offensiva, ma soprattutto conquistando nuovamente l’accesso alla postseason, passando per i Play-In. Dunque, la crescita di Edwards è stata graduale nel tempo, fino all’exploit che ha avuto negli ultimi mesi. Ad oggi infatti, possiamo considerare il 23enne come uno dei migliori cestisti in circolazione nella Lega.

Anthony Edwards

Se mettessimo a paragone le prime 4 stagioni NBA di Michael Jordan e Anthony Edwards, noteremmo immediatamente una netta differenza in termini di produzione offensiva, dato che l’ex Bulls tenne circa 30 punti di media a partita; il suo apporto in campo fu anche decisamente superiore rispetto a quello dell’attuale giocatore di Minnesota, in quanto egli diventò fin da subito il motore della squadra.

Come se non bastasse, le statistiche di Air Jordan sono pure viziate negativamente da un brutto infortunio che gli fece saltare gran parte della sua seconda stagione nella Lega. In ogni caso, durante tutte queste annate, Chicago non mancò mai di fare i Playoff, nonostante venne sempre eliminata al primo turno, tranne nella quarta stagione, dove terminò la propria corsa in semifinale di Conference.

Dunque, sia a livello personale che di squadra, le differenze numeriche e non tra i due, sono molteplici e alquanto significative. Per quanto riguarda i maggiori premi e riconoscimenti individuali, Jordan vinse il Rookie of the Year nel 1985, oltre all’MVP e al DPOY nel 1988, dopodiché partecipò anche tre volte all’All Star Game, dove venne eletto come miglior giocatore sempre nell’edizione del 1988. Infine, egli venne inserito anche nei migliori quintetti All-NBA dell’epoca e si conquistò il titolo di miglior marcatore della Lega.

Michael Jordan

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