I Lakers ci provano, ecco gli obiettivi di gara 3

I Los Angeles Lakers si trovano in svantaggio di 2-0 contro i campioni in carica e, in vista di gara 3, hanno l’obbligo di migliorare sotto diversi aspetti

Anthony Davis Lakers

I Denver Nuggets conducono 2-0 nella serie del primo turno dei Playoff NBA contro i Lakers di LeBron James e Anthony Davis. Nonostante delle buone prove, la squadra di Darvin Ham non è riuscita ad ottenere nemmeno una vittoria, ma in gara 2 hanno dimostrato di saper mettere in difficoltà i campioni NBA in carica.

Gara 1

La prima sfida tra i Nuggets e i Lakers è stata una partita combattuta per poco più di 30 minuti, finché i gialloviola non hanno subito una flessione nel terzo periodo (parziale di 32 a 18), perdendo poi la partita di 11 punti con un punteggio finale di 114-103.

I punti deboli che hanno portato alla sconfitta dei Lakers in gara 1 includono la bassa percentuale al tiro da tre punti, che è stata del 27.6% con solamente 8 triple realizzate su 29 tentativi, e la mancanza di presenza a rimbalzo, dove i Nuggets hanno vinto la sfida raccogliendo 49 rimbalzi totali (di cui 15 offensivi), rispetto ai 40 dei Lakers. Inoltre, nel quarto quarto, è mancata la produzione di canestri da parte di LeBron James, che ha segnato solo 4 punti, accompagnati da 2 palle perse.

Gara 2

Anche in gara 2, i Lakers hanno iniziato alla grande, ottenendo un vantaggio di 15 punti alla fine del primo tempo e raggiungendo addirittura il +20 ad inizio terzo quarto. Ogni meccanismo sembrava funzionare, con Anthony Davis e, in generale, la difesa dei Lakers che erano riusciti a contenere Jokic e a bloccare gli attacchi dal pick and roll con Murray.

Tuttavia, nel secondo tempo, sono riemerse le stesse problematiche riscontrate in gara 1, con una scarsa presenza a rimbalzo (soprattutto offensivo) e un calo nel tiro da tre nei momenti decisivi. Nel frattempo, Jokic e compagni hanno iniziato a macinare punti, e con l’aiuto di un Jamal Murray perfetto nel quarto quarto con 14 punti, hanno riagganciato una partita che sembrava ormai persa.

Non bastano i 12 punti di LeBron James nel quarto finale, perchè sulla sirena arriva il Game Winner di Murray che segna letteralmente “in faccia” a Davis un canestro eccezionale. Si va sul 2-0.

Gli obiettivi di Gara 3

Probabilmente, per battere Denver sarà necessario muovere di più la palla, evitando di concedere troppi possessi a D’angelo Russell. Nei momenti decisivi, l’ex T’Wolves non si è ancora dimostrato all’altezza, realizzando solo 5 punti complessivi nell’ultimo quarto delle prime due partite e trattenendo il possesso per 15-20 secondi troppo spesso, bloccando così l’attacco della squadra di Darvin Ham. Inoltre, è fondamentale sfruttare con più continuità il pick and roll tra Austin Reaves e LeBron James, che spesso ha generato punti “facili”.

Infine, va sottolineato il peso del fattore psicologico, forse il più determinante: i Lakers hanno sprecato vantaggi di 10 e 20 punti nelle prime due partite a causa di una mancanza di costanza nel rimanere concentrati per l’intera durata della partita.

Troppo spesso, dopo alcune azioni non concluse, la squadra sembra sciogliersi rapidamente. Darvin Ham deve essere abile nel riconoscere questi momenti critici e intervenire con time-out strategici per evitare che la frustrazione mentale comprometta le prestazioni. Tuttavia, resta da vedere se queste correzioni saranno sufficienti per raggiungere il pareggio nella serie.

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