Rudy Gobert meritava davvero il DPOY?

Rudy Gobert si aggiudica il quarto Defensive Player of the Year della sua carriera, ma cosa dicono i dati?

Rudy Gobert e Karl-Anthony Towns durante una gara de T'Wolves

Nella notte è stato svelato il vincitore del premio di Defensive Player of the Year, assegnato a Rudy Gobert. Per il francese si tratta del quarto riconoscimento ricevuto dal 2018, che lo colloca nell’élite della storia NBA. Ci siamo chiesti allora se i dati della stagione appena conclusa giustifichino questa decisione, scopriamolo.

I parametri, tra i candidati per il DPOY, per i quali si valuta la tenuta difensiva di un giocatore e su cui baseremo la nostra analisi sono: stoppate, rubate, rimbalzi e palloni sporcati (deflections).

Le stoppate a partita di Gobert recitano 2.1 collocandolo al terzo posto alle spalle di Victor Wembanyama e Anthony Davis; le rubate 0.6 con il quale si aggiudica il quinto posto; per quanto riguarda i rimbalzi lo troviamo secondo a pari merito con Anthony Davis ed infine in ottica deflections si posiziona alla quarta piazza.

A sostegno del francese molti portano il fatto che sia il perno del miglior sistema difensivo della lega. Dato di fatto, ma con due controindicazioni: la prima è che il premio in questione è individuale e non dovrebbe pertanto tenere conto del rendimento dei compagni, la seconda è che anche senza di lui, la difesa dei Timberwolves ha dimostrato di saper reggere l’urto dei campioni in carica come in gara 2 di qualche notte fa.

In conclusione pensiamo che Rudy Gobert sia senza dubbio un ottimo difensore, tra i migliori di quest’epoca, ma probabilmente non avrebbe meritato il premio in quanto presenti difensori di livello superiore al suo.

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