Curiosità NBA, 5 aneddoti su Shawn Kemp

“The Reign Man” è stato uno degli elementi migliori e più controversi dei Sonics negli anni Novanta: vediamo le curiosità su di lui

Shawn Kemp in schiacciata

Dominante in area, dove viene ricordato come uno dei migliori e più feroci schiacciatori di sempre, è stato l’artefice insieme a Gary Payton delle fortune dei Sonics nella seconda metà degli Anni Novanta. Da lì in avanti un brutto declino che ha piano piano segnato la fine di una brillantissima carriera.

Tutto questo è Shawn Kemp, The Reign Man.

Scopriamo la storia di Shawn Kemp attraverso 5 curiosità sulla sua figura!

1. Top player nella High School

Promettente sin da piccolo, Kemp ha infilato una serie di record già nei suoi anni al liceo. Con la Elkhart County è diventato il miglior realizzatore sia in una singola gara che in una stagione, oltre che il top scorer All Time. Oltretutto ha guidato la scuola alle finali statali mancando di un soffio il premio di Mr.Basketball dell’Indiana. Alla fine del liceo era già considerato tra i Top 5 a livello nazionale.

2. L’uomo della pioggia… o no?

C’è stata molta confusione per quanto riguarda il soprannome di Kemp. L’assonanza infatti tra “Reign Man” e “Rain Man” è evidente tanto che nei primi anni non si era ben capito quale fosse il nickname giusto.

L’originale e ufficiale è alla fine rimasto Reign, datogli dallo speaker dei Sonics dopo aver preso ispirazione dello stesso Shawn in slam dunk sullo Space Needle di Seattle. Il secondo veniva comunque utilizzato spesso in fase di commento, soprattutto per evidenziare la pioggia di schiacciate che Kemp lanciava sugli avversari.

3. Latin lover

Non pago delle imprese in campo, Kemp si è dato sicuramente da fare anche fuori. Nel corso della sua carriera infatti ha avuto sette figli da sei donne diverse in giro per gli Stati Uniti. Il figlio più grande, Shawn Jr., è un’ala dei Reno Bighorns, squadra di G-League. Non ha replicato in campo le prodezze del padre e a questo punto gli auguriamo di non farlo neanche fuori.

4. Jail Blazer

La sregolatezza di Kemp non si è limitata alla quantità dei figli, ma anche ai diversi problemi di droga che sono emersi soprattutto nella parte finale della carriera. Appesantito e ormai agli sgoccioli, Kemp passa nel 2000 a quelli che sono diventati famosi come Portland Jail Blazers, una squadra tanto violenta quanto ingestibile dentro e fuori dal campo.

Qui come non mai emergono i suoi problemi di alcolismo e tossicodipendenza che si riflettono anche sul suo gioco in campo: alla fine deciderà di entrare in clinica riabilitativa tanto è stato il rischio di fare una brutta fine.

5. Businessman

Terminate le vicissitudine con le dipendenze, dopo il ritiro ha deciso di rilevare alcune attività di Seattle tra cui Amber’s Kitchen, un bar sport e ha avviato diverse partnership con altre imprese del posto.

Per rimanere vicino ai suoi affari ha anche comprato una villa da 2.4 milioni di dollari sempre nella città dello stato di Washington


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