Draymond Green e il rimpianto di non aver celebrato Jordan Poole
Uno dei più grandi rimpianti della carriera di Draymond Green? Non aver potuto festeggiare il rinnovo di contratto di Jordan Poole con i GSW

Draymond Green, stella dei Golden State Warriors, ha recentemente condiviso un momento di profonda riflessione personale durante un episodio del suo podcast “The Draymond Green Show”.
Green è noto per il suo ruolo di mentore all’interno della franchigia, prendendo sotto la sua ala i giovani giocatori e guidandoli nel loro sviluppo. Il quattro volte campione NBA ha spiegato durante il suo podcast che vedere i suoi protetti avere successo è una delle esperienze più gratificanti della sua carriera:
Ho provato a insegnare e trasmettere tutto quello che sapevo. Sentivo che quello fosse il mio dovere, prendere sotto la mia ala un ragazzo giovane. Quando vedi che ha successo è la sensazione fantastica, è stato lo stesso per me con Jordan Poole
Draymond Green
Parlando con il compagno di squadra Kevon Looney, Green ha rivelato quanto sia stato doloroso per lui non poter festeggiare il grande contratto firmato da Jordan Poole, suo ex compagno di squadra.
Quando ho visto che ha avuto successo è stata la cosa più bella per me. Al contrario, quella più brutta è stata vederlo prendersi quel contratto e sapere che avevo sbagliato tutto e che non avrei potuto festeggiare con lui. Penso che al tempo avesse celebrato con la sua cerchia di persone a San Francisco. Non essere stato lì con lui mi ha fatto male, sapevo che avevo mandato tutto all’aria
Draymond Green
L’incidente a cui si riferisce Green (che durante l’episodio ha parlato anche del futuro di Klay Thompson) è il famoso pugno sferrato a Jordan Poole durante un allenamento di preseason, che ha portato alla sua sospensione dalle attività del team e ha profondamente compromesso la chimica dei Warriors nella stagione in cui difendevano il titolo NBA.