Paul Pierce: “Ho contribuito a far crescere il gioco di LeBron James”
L’evoluzione della carriera di LeBron James ha conosciuto diversi passaggi cruciali e, secondo Paul Pierce, uno di questi è stato determinato da un motivo ben preciso
Durante una recente apparizione a ‘Undisputed’, la leggenda NBA Paul Pierce è tornato a parlare di LeBron James, sostenendo di aver avuto un ruolo significativo nel portare la stella dei Lakers al livello successivo della sua carriera.
LeBron James è unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, con 4 titoli NBA, 20 partecipazioni all’All-Star Game e 4 premi di MVP. Sebbene Paul Pierce non possa essere paragonato a LeBron in termini di palmarès, i loro duelli hanno emozionato milioni di appassionati
Mi sento veramente responsabile di aver spinto LeBron verso un livello superiore. Quando si trasferì a Miami, in gara 6, mi sono trovato a difenderlo insieme a Brandon Bass in quella partita. Eravamo in vantaggio 3-2 in casa e sembrava che stessimo per tornare alle Finals. Credo sinceramente che quel momento abbia spinto LeBron al livello successivo
Paul Pierce
La rivalità tra i Celtics di Pierce e i Miami Heat di LeBron durante le finali della Eastern Conference del 2012 è stata un capitolo iconico. In quel periodo, LeBron guidava i “Big Three” degli Heat insieme a Dwyane Wade e Chris Bosh. Nonostante la tenacia dei Celtics, che stavano attraversando gli ultimi momenti del loro nucleo campione del 2008, LeBron ha dimostrato una resilienza straordinaria.
Gara 6 di quella serie è entrata nella storia: LeBron chiuse la partita con 45 punti e 15 rimbalzi, trascinando gli Heat alla vittoria e alla successiva conquista del Titolo NBA contro i Thunder.
Pierce, dieci volte All-Star, non può prendersi il merito dell’ascesa di LeBron, ma la sfida e la competitività che ha portato nella loro rivalità hanno contribuito a plasmare entrambe le loro carriere.
Il contributo di Pierce alla crescita di LeBron rimane un capitolo significativo nella storia del basket moderno, sottolineando quanto le grandi rivalità siano cruciali nel definire le leggende del gioco.