Denver faticherà a lottare per il Titolo e Malone l’ha capito
Malone striglia contro la dirigenza dei Nuggets. Ha capito forse che la squadra non è abbastanza profonda per poter continuare a lottare per il Titolo NBA

C’è un senso dietro alle presunte lamentele che coach Mike Malone ha presentato alla dirigenza della franchigia. I Nuggets hanno perso un altro giocatore così importante per la lotta al Titolo.
Jeff Green nella scorsa off season poi Caldwell-Pope all’inizio di questa Free Agency. Senza provare a trattenerli e senza cercare un rimedio all’altezza dei propri obiettivi da contender.
La sola firma di Westbrook non può bastare a rafforzare il progetto dei Nuggets, ben consapevoli sin dagli scorsi Playoff delle difficoltà nel coniugare profondità e qualità con i propri giovani.
I Nuggets conteranno sul duo Jokic-Murray almeno fino al 2028, ma continuano a perdere giocatori di ruolo – per lo più veterani – che nella NBA di oggi sono cruciali per i successi di squadra.
La Free Agency ‘24 ha proposto degli affari. Per esempio, Gary Trent Jr ha firmato con i Bucks al minimo salariale di 2,6 milioni; Denver forse non ci ha fatto caso, ma sarebbe stata una guardia funzionale alla guida della second unit per il 2025.
Kroenke, presidente dei Nuggets, sta fronteggiando il timore
di Malone, allenatore pacato e analitico, di veder peggiorare le prospettive dei Nuggets già a stagione in corso.
Altri numeri da record di Jokic non basteranno ad aggiustare
le imperfezioni di Denver, come ha fatto in parte l’anno scorso, allungando la permanenza della squadra ai Playoff.
I Nuggets hanno il motore di una Ferrari, ma il telaio va ridisegnato. Possibili ed eventuali aggiornamenti a stagione in corso rischiano comunque di non garantire a Denver l’equilibrio necessario, tra titolari e riserve, per arrivare al Titolo.