Perkins: “Antetokounmpo e Lillard devono essere come Jokic e Murray”

Secondo Perkins, la seconda stagione da compagni di squadra di Giannis Antetokounmpo e Dame Lillard sarà quella della verità

Kendrick-Perkins

Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard hand formato una delle coppie più prolifiche (48.9 punti di media) della NBA 2023/24. La trade che ha mandato Dame ai Milwaukee Bucks ha funzionato, ma solo in parte. Se la nuova coppia di Milwaukee ha segnato tanto, non si può dire che il loro impatto abbia funzionato fino in fondo in una stagione molto travagliata, tra cambi di allenatori e infortuni.

Secondo Kendrick Perkins però, la seconda stagione di Giannis e Dame sarà quella della verità, in cui dovranno trovare il modo di massimizzare il proprio gioco di coppia e portare Milwaukee ai vertici della NBA.

Quando è successa la trade mi piaceva. Giannis e Dame devono mettercela tutta. Doc finalmente ha l’occasione per ripartire iniziando dal training camp. Come sarà Khris Middleton? Giannis e Dame devono portare la squadra a vincere

Kendrick Perkins

Nonostante Doc abbia cominciato la stagione in corsa, dovendo adattare una squadra che era già partita agli ordini di Adrian Griffin, l’ex coach dei Celtics e Clippers è riuscito a garantire un terzo posto nella Eastern Conference (49-33). I Playoff al contrario sono stati traumatici con l’eliminazione al primo turno per mano degli Indiana Pacers, favoriti anche dagli infortuni a turno proprio di Giannis Antetokounmpo e Dame Lillard.

In primis devono restare in condizione fisica e poi devono capire come massimizzare il loro gioco a due. Devono essere come Jamal Murray e Nikola Jokic due anni fa, è quello che mi aspetto da loro due. Ecco perché esistono i training camp

Kendrick Perkins

Giannis e Dame come Jokic (ha fatto divertire anche al Media Day) e Murray. Ottimizzare il gioco per le due superstar di Milwaukee significherebbe comporre una delle coppie più complete dell’intero panorama NBA: forza fisica e scoring per Giannis, tiro da tre punti e playmaking per Lillard. Se, ovviamente, di mezzo non ci si metteranno gli infortuni.

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