La Revenge Season di Jordan Poole

Da potenziale terzo Splash Brother a uno dei giocatori più criticati della lega, la stagione 2024/25 deve rappresentare la revenge season per Jordan Poole

Jordan Poole Wizards

Se penso a un giocatore su cui avrei puntato per una definitiva consacrazione nella scorsa stagione, uno dei primi nomi che mi viene in mente è senza dubbio quello di Jordan Poole.

Dopo quattro stagioni di costante crescita con i Golden State Warriors e il trasferimento agli Washington Wizards nel 2023, sembrava arrivato il momento per l’ex guardia dei Michigan Wolverines di assumere il ruolo di primo violino in una franchigia. Tuttavia, questo scenario sembra ancora lontano dal concretizzarsi.

Scelto con la 28ª chiamata assoluta dai Warriors, il classe 1999 è riuscito a ritagliarsi un ruolo sempre più rilevante nelle rotazioni di coach Steve Kerr, fino a diventare un elemento chiave nella conquista del titolo NBA nel 2022: 18.7 punti, 4.2 assist e 2.8 rimbalzi, con il 47% dal campo e il 36.4% da tre tra regular season e playoff.

Alcune problematiche hanno spinto la sua partenza dalla Baia verso Washington. Con gli Wizards, però, le sue prestazioni e i numeri sono calati drasticamente, facendo dubitare l’intera NBA delle sue capacità.

La stagione alle porte rappresenterà un vero spartiacque per Jordan, che dovrà dimostrare di meritarsi i oltre 95 milioni garantiti nei prossimi tre anni e, soprattutto, di essere in grado di compiere quel salto di qualità che ci si aspettava da lui.

Passare da uno dei migliori sesto uomo della lega a un semplice comprimario in uno dei roster meno competitivi non deve essere facile dal punto di vista mentale, soprattutto dopo l’addio complicato con la franchigia che più di tutte aveva creduto in lui.

Proprio per questo, la stagione 2024/25 deve essere la sua revenge season, per dimostrare al mondo che i “Poole Party” non sono affatto finiti, ma avevano solo bisogno di una pausa per riorganizzarsi dopo i cambiamenti.

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