Campionato, Giocatori e Risultati: il punto sulla NBA

Sono passati già alcuni mesi da quando i palloni da basket sono tornati a rimbalzare sui parquet più famosi d’America

USA-TODAY-Ja-Morant-LeBron-James

Palazzetti pieni, giochi di luci, pubblico in delirio, quello stridio delle suole a ogni movimento: è tornata l’NBA. Soprattutto sono tornate le partite spettacolari, le magie di alcuni giocatori, le giocate da fuoriclasse di altri, insomma è tornato uno degli eventi sportivi più amati al mondo.

Dopo una decina di partite la classica, anzi le classifiche, East Conference e West Conference, si stanno già delineando. È vero il campionato è ancora lungo ma un vecchio detto dice “chi ben incomincia è già a metà dell’opera”. Dunque, dopo 12 partite, che aria si respira in NBA e negli spogliatoi? E, soprattutto, quali sono le squadre che stanno dominando il campionato?

Chi avrebbe scommesso sui Cleveland?

La situazione delle classifiche della Eastern Conference e Western Conference dopo 12 partite è molto chiara: c’è qualcuno che sta facendo meglio, ma molto meglio rispetto agli altri. Un team sta dominando con 12 partite vinte su 12, distruggendo qualsiasi previsione dei siti per scommesse sportive. Si tratta di Cleveland, già campione nel 2016, che sta strabiliando il mondo NBA vincendo le prime 12 partite disputate.

Sono seguiti dai Boston Celtics, campioni in carica, che finora hanno collezionato 9 vittorie e 3 sconfitte. Dall’altro lato del tabellone invece la situazione è un pò più equilibrata con Phoenix Suns, Oklahoma City Thunder e Golden State Warriors a pari punti con 9 vittorie e 3 sconfitte. Sembra che tutte e tre le compagini abbiano intenzioni serie quest’anno, ma sarà dura vincere il titolo con le due corazzate di Cleveland e Boston.

I Giocatori più in forma del momento

Al di là della mera condizione della classifica c’è un aspetto molto interessante di cui tener conto: la resa dei giocatori. Alla fine, ai veri amanti della pallacanestro importa questo, i giocatori e le loro performance. Spesso, infatti, i giocatori migliori, con le percentuali di realizzazione più alte, non giocano nelle squadre che poi vincono effettivamente il titolo.

Infatti il migliore del momento è senza dubbio Nikola Jokic, giocatore serbo dei Denver Nuggets. Subito dopo di lui ci sono Shai Gilgeous-Alexander degli Oklahoma City Thunder e Steph Curry, il mago delle lunghe distanze, che gioca nei Golden State Warriors di San Francisco.

Naturalmente non può mancare il nome di LeBron James, l’uomo che aiutò Cleveland a conquistare il suo primo titolo della storia nel 2016. Il suo rendimento a Los Angeles non sta di certo brillando ma è da considerarsi una certezza sia per i Lakers che per tutto il movimento Nba.

Unsplash

I peggiori del momento

È sempre brutto puntare il dito verso qualcuno parlando di risultati deludenti, eppure per dovere di cronaca va fatto. Per quanto riguarda l’Eastern Conference, il fanalino di coda sono i Toronto Raptors, vincitori nel 2019 del loro primo titolo, che occupano l’ultimo posto. A pari punti ci sono i Philadelphia 76ers e i Washington Wizards e a un solo punto di distanza i Milwaukee Bucks.

Invece lato Western Conference all’ultimo posto ci sono  gli Utah Jazz con solo due punti, e sopra di loro con tre punti i New Orleans Pelicans. Non è facile dire cosa non stia andando di preciso in tutte queste squadre, certo è che ci sono delle formazioni troppo più forti o in forma, come Cleveland al momento. 

Cleveland o Boston?

Solo 12 partite sono state giocate e già l’interesse della stragrande maggioranza del pubblico è focalizzato solo su due team, tra l’altro della stessa Conference. Secondo molti la vera battaglia per il titolo la si giocherà tra Cleveland e Boston, dove questi ultimi sono visti per favoriti.

Il campionato è lungo, la palla è rotonda, ma soprattutto a volte si prende il ferro e il pallone schizza in tribuna o entra dentro. Cleveland ha per il momento molte pressioni, e chissà se riuscirà a gestirle.

Leggi anche

Loading...