Un agente NBA solleva altri dubbi sull’All-Star Game
Un noto agente del mondo del basket statunitense non ha risparmiato critiche nei confronti del discussissimo NBA All-Star Game
Nell’ultimo periodo, la questione dell’NBA All-Star Game è diventata sempre più oggetto di discussione. Nonostante siano stati praticamente ufficializzati importanti cambiamenti al format della competizione, quello che dovrebbe essere uno dei momenti più attesi della stagione sta diventando sempre più un tema di critiche.
In un post pubblicato sul suo profilo “X”, l’agente NBA Bernie Lee ha espresso le sue opinioni sulla sempre più criticata “Partita delle Stelle”, ormai vista come un evento privo di credibilità e, soprattutto, di competitività.
L’All-Star Game dovrebbe essere incentrato sui giocatori, ma loro stessi si rendono conto rapidamente che non è così, quando vedono cantanti e attori occupare posti migliori di quelli dei loro genitori
Bernie Lee
Secondo Lee, il problema risiede nell’errore da parte della lega di anteporre l’aspetto business al vero significato dell’All-Star Weekend, che dovrebbe essere la settimana più attesa dell’anno, dedicata a tifosi, giocatori e addetti ai lavori.
Ovviamente, anche la mancanza di spirito competitivo da parte dei giocatori coinvolti non contribuisce certo all’economia dello spettacolo. Chissà se, con le nuove manovre attuate dal commissioner Adam Silver, i ritmi di gioco possano davvero tornare a essere quelli di un tempo.