De’Andre Hunter, il sesto uomo che sta cambiando gli Hawks

De’Andre Hunter sta vivendo una stagione da protagonista con gli Atlanta Hawks: dalla panchina, il suo impatto è decisivo, con numeri da Sixth Man of the Year

De'Andre Hunter Atalanta Hawks

In questi primi mesi di stagione regolare, l’ala piccola degli Atlanta Hawks, De’Andre Hunter, si sta affermando come uno dei principali candidati al premio di Sixth Man of the Year. Dopo diverse stagioni da titolare, la scelta dell’head coach Quinn Snyder di utilizzarlo come sesto uomo sta dando ottimi risultati.

Hunter sta progressivamente dimostrando il proprio valore, ripagando la decisione degli Hawks di selezionarlo con la quarta scelta assoluta nel Draft 2019. Paradossalmente, le sue prestazioni lo rendono un candidato borderline anche per il premio di Most Improved Player, grazie a miglioramenti evidenti in ogni aspetto del suo gioco.

Finora, il prodotto dell’Università della Virginia è stato un elemento chiave dalla panchina, con una media di 20.6 punti a partita che lo rende il miglior realizzatore della lega tra i giocatori in uscita dalla panchina. La sua efficienza al tiro è ottima: il 50.0% dal campo e il 45.7% da tre punti, con quasi tre triple segnate di media a gara. Questi numeri sottolineano il suo salto di qualità come tiratore e la sua evoluzione complessiva.

La sua versatilità difensiva e l’impatto su entrambe le metà campo hanno reso gli Hawks una squadra più equilibrata e competitiva. Nelle ultime cinque partite, Hunter ha registrato 22.4 punti di media con il 55.7% dal campo e 53.9% da tre punti, contribuendo a quattro vittorie su cinque in appena 26.6 minuti di gioco a partita.

Le sue prestazioni in questa stagione stanno non solo giustificando, ma superando le aspettative della sua selezione al draft, dimostrando che la sua carriera sta prendendo una svolta decisiva, con riconoscimenti individuali e di squadra sempre più vicini.

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