Nurkic ai margini dei Suns: “Non ho rapporti con Budenholzer”

Il rapporto difficile con Budenholzer e il calo delle sue prestazioni hanno escluso Nurkic dalle rotazioni dei Suns

Jusuf Nurkic Phoenix Suns

Jusuf Nurkic sta attraversando probabilmente uno dei periodi più difficili della sua esperienza in NBA. Arrivato a Phoenix la scorsa stagione nell’ambito della trade Bucks-Lillard, il centro bosniaco sembra ormai aver perso definitivamente il suo posto nelle rotazioni della squadra guidata da coach Budenholzer.

A influire su questa decisione presa dallo staff tecnico dei Suns, sono stati sia l’arrivo di Nick Richards dagli Charlotte Hornets, sia il calo evidente nelle prestazioni di Nurkic in questa stagione. In 25 partite, il centro bosniaco sta registrando medie di 8.6 punti, 9.2 rimbalzi e 2.3 palle perse a partita, segnando un netto peggioramento rispetto alla scorsa stagione.

In questa prima metà di stagione, il rapporto tra Budenholzer e Nurkic non è mai decollato, come confermano le parole dell’ex lungo di Portland, pronunciate prima della vittoria dei Suns per 119-109 contro i Wizards.

Non ho alcun rapporto con il coach. Per me si tratta solo di essere professionale, fare del mio meglio, lavorare e restare pronto per qualsiasi cosa possa succedere. Non voglio portare caos in questa squadra, ne hanno già abbastanza. Cerco solo di essere il più professionale possibile e lavorare sodo

Jusuf Nurkic

Le parole di Nurkic, in parte smentite successivamente da Budenholzer, sembrano comunque presagire un probabile addio del centro bosniaco. Se non dovesse concretizzarsi prima della trade deadline del 6 febbraio, è altamente probabile che avvenga a fine stagione.

Ho parlato con Jusuf, ma abbiamo 3 o 4 giocatori che occupano la stessa posizione. Andremo con chi pensiamo ci dia la miglior chance di vincere. Ognuno dovrà guadagnarsi i suoi minuti. Rispetto però la sua frustrazione per non aver giocato

Mike Budenholzer

Lo scenario di una trade per il bosniaco appare comunque complesso, soprattutto a causa di un contratto pesante da 40 milioni nei prossimi 2 anni, che scoraggia molte franchigie dal fare un tentativo per un giocatore che, nel corso degli anni, ha mostrato evidenti limiti, soprattutto nei momenti decisivi della stagione, come i playoff.

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