Amen Thompson: il Jolly di Ime Udoka per il successo dei Rockets

Gli Houston Rockets sono diventati una delle migliori squadre della lega, e l’esplosione di Amen Thompson sta facendo tremare tutta la NBA

USA TODAY - Amen Thompson contro Jaylen Brown in Houston Rockets-Boston Celtics

Gli Houston Rockets stanno superando ogni previsione in questa stagione. Dopo la preseason, la franchigia texana era stata posizionata al diciannovesimo posto nel power ranking ufficiale della NBA.

Nell’ultimo power ranking pubblicato il 27 gennaio, i ragazzi di coach Ime Udoka sono saliti al secondo posto. Il record e le prestazioni in campo parlano chiaro: Houston sta letteralmente volando, occupando la seconda posizione nella Western Conference (32-15). A trascinare i Rockets ci sono Jalen Green, sempre più incisivo in fase offensiva, Alperen Sengun e, soprattutto nelle ultime settimane, Amen Thompson.

Il fratello gemello di Ausar, selezionato con la quarta scelta al Draft 2023, sta esplodendo nella sua stagione da sophomore, dimostrando tutto il potenziale per diventare una futura stella della NBA.

Già lo scorso anno aveva mostrato doti straordinarie, soprattutto in fase difensiva. Con un fisico da All-Star (201 cm per 90 kg) e un atletismo che lo colloca tra i migliori della lega. Il prodotto dei City Reapers, squadra di Overtime Elite, ha migliorato tutte le principali statistiche rispetto allo scorso anno. I numeri parlano chiaro: 13.8 punti, 8 rimbalzi e 2.8 assist, con un eccellente 55.7% dal campo.

Un difensore da NBA All-Defensive Team

Difensivamente, l’ala/guardia è già un fattore. Capace di marcare qualsiasi ruolo, dalla Point Guard al Centro, alla sua seconda stagione è già tra i migliori difensori perimetrali della lega.

Inoltre, grazie alle lunghe leve e a una resistenza da maratoneta, si è affermato come uno dei migliori difensori su palla. A testimonianza del suo impatto, ecco alcune delle sue statistiche difensive:

  • Ha il settimo miglior defensive rating tra i giocatori con almeno 2000 minuti giocati (106.4)
  • Limita il suo avversario al 39.3% dal campo, con un differenziale di -6.7
  • È trentasettesimo nella lega per palle rubate a partita (1.4)
  • È trentunesimo per stoppate a partita (1.2)
  • I Rockets hanno il quarto miglior defensive rating della NBA (108.6)

Il più grande limite di Amen Thompson

Nella metà campo offensiva, l’ottima capacità di leggere la difesa, il suo atletismo straordinario e il suo gioco senza palla, uniti a penetrazioni esplosive, lo rendono un attaccante da non sottovalutare, come dimostrato anche nella sfida contro i Boston Celtics.

In attacco, il principale limite di Amen Thompson resta il tiro da tre punti. Nonostante abbia migliorato le sue percentuali dal campo rispetto alla scorsa stagione (dal 53.6% al 55.7%) e aumentato il numero di tentativi per partita (da 7.2 a 9.4), continua a incontrare difficoltà quando si tratta di far fruttare il tiro da fuori. Questo aspetto rappresenta ancora una sfida nel suo sviluppo offensivo.

Nell’ultimo mese, Thompson ha messo in evidenza il potenziale per diventare una stella NBA. La sua versatilità e il suo impatto in campo sono chiari, ma per decollare definitivamente gli manca ancora un elemento cruciale: il tiro da tre. Se riuscirà a integrarlo nel suo repertorio, sarà pronto a fare il salto di qualità e a guidare i Rockets verso nuove vette.

Houston, questa volta, il problema è per gli altri… e si chiama Amen Thompson!

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