NBA, Charles Barkley critica l’atteggiamento di Irving

L’ex stella dei Phoenix Suns ha criticato il numero 11 dei Brooklyn Nets per il suo atteggiamento nei confronti dei media.

Kyrie Irving,Brooklyn Nets

Ormai è noto da molto tempo che il rapporto tra i giornalisti e Kyrie Irving non sia dei più idilliaci. Tempo fa aveva fatto scalpore un suo comunicato rilasciato attraverso i social nel quale spiegava il perché del suo mancato incontro con la stampa.

Questa volta, invece, a far rumore è stato il nuovo comunicato, con il quale ha voluto spiegare le parole espresse sui social riguardo la posizione che ha deciso di assumere nei confronti della stampa per questa nuova stagione NBA:

“È solo una questione di come mi sento riguardo al modo in cui alcuni artisti vengono trattati dai media quando ci troviamo su determinate piattaforme, o quando prendiamo decisioni personali per avere il pieno controllo sulle nostre vite. Vogliamo essere in grado di pensare e lavorare in un ambiente stabile e protetto”

Questa posizione non è piaciuta all’ex numero 34 dei Phoenix Suns, Charles Barkley, il quale ha replicato:

“Kyrie è… interessante. Non ti pagano 40 milioni di dollari solo per giocare a basket. Parte del suo lavoro è parlare con i media. Stare con i media fa parte dei suoi obblighi professionali. E può dire quello che vuole. Quando parla, però, penso tra me e me: ‘Ma cosa sta dicendo? Cosa sta cercando di dire?’. Comincia a parlare di artisti, ma è un giocatore di basket. Questo è quello che è. Non siamo oratori o insegnanti. Gioca e smettila di comportarti come se fossi la persona più intelligente del mondo”

Ha, infine, aggiunto:

Può parlare di questioni sociali e quel genere di cose? Certo. Ma su altre cose che fa penso: ‘Amico, ti rendi conto di essere solo un giocatore di basket?’ E ha questo atteggiamento in cui sembra che ti voglia dire che è il ragazzo più intelligente nella lega. Già questo non è il caso. Sei andato al college solo per 6 mesi, ci sono un sacco di ragazzi più intelligenti di te. Rispondi alle semplici domande sul basket. E se vuoi dire qualcosa sulle questioni sociali, vai avanti. Ma non così”

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