Doncic ai saluti: “Sognavo il titolo NBA con i Mavs”

Doncic saluta la città di Dallas e i suoi tifosi con una lettera pubblicata sui propri profili social. Papà Sasa invece critica duramente la franchigia dopo la Trade

USA TODAY - Luka Doncic nel pre game di una gara di Regular Season con i Dallas Mavericks

Ora che la Trade è ufficiale e che Luka Doncic è già atterrato a Los Angeles per ambientarsi con i Lakers, è il momento dei saluti. L’ormai ex Dallas Mavericks ha scritto una lettera diretta alla sua ex fanbase, mettendo nero su bianco i suoi pensieri e i suoi desideri che però non sono stati esauditi con la maglia dei Dallas Mavericks.

Una lettera toccante in cui Doncic non ha ringraziato la franchigia. Non ha menzionato i Mavericks, che stando a quanto emerge dai rumors l’ha scambiato senza dargli nessun preavviso, ma solo un ultimo saluto alla città di Dallas, che è stata la sua seconda casa per ben 7 stagioni.

Sette anni fa sono arrivato qui da adolescente per inseguire il mio sogno di giocare a basket al massimo livello. Pensavo che avrei trascorso tutta la mia carriera qui e desideravo così tanto portarvi un campionato. L’amore e il supporto che tutti voi mi avete dato sono più di quanto avrei mai potuto sognare. Per un ragazzo sloveno che veniva negli Stati Uniti per la prima volta, avete fatto sentire il North Texas come casa

Luka Doncic

Poi continua così parlando nello specifico alle organizzazioni della città a cui Doncic si è dedicato. L’ex Point Guard dei Mavs, nei suoi anni trascorsi a Dallas, si è dedicato spesso ad attività di beneficenza improntate all’aiuto dei bambini senza tetto e senza la possibilità di ottenere un’educazione scolastica.

A tutte le organizzazioni con cui ho lavorato nella comunità di Dallas, grazie per avermi permesso di contribuire al vostro importante lavoro e di unirmi a voi nel portare luce a chi ne ha bisogno. Ora che inizio la prossima fase del mio viaggio nel basket, lascio una città che sarà sempre una casa lontano da casa.

Luka Doncic

Certo è che la Trade di Luka Doncic, per la rapidità con cui è stata conclusa, assomiglia a una di quelle separazioni in cui ci sono ancora delle cose non dette. Sasa Doncic, il padre di Luka, non si è trattenuto nei confronti della dei Dallas Mavericks: intervistato da una televisione slovena, ha criticato duramente la per aver scambiato l’organizzazione, convinto che Luka meritasse tutto tranne che uno scambio così improvviso.

Stando a quanto sta emergendo dai diversi rumors, pare che nessuno dei giocatori coinvolti, in primis Luka Doncic e Anthony Davis, fossero a conoscenze dell’imminenza della trade.

Con questa trade, l’ipocrisia dell’organizzazione mi ferisce personalmente. Penso che Luka assolutamente non lo meritasse. So che ha sacrificato molto. So che Luka rispettava davvero Dallas

Sasa Doncic

Ha avuto ancora molto da dire il padre di Doncic, prontamente deluso dalla considerazione che i Mavericks hanno avuto per la loro ex superstar.

Rispettava tutta la città, aiutava i bambini e non aveva problemi ad andare negli ospedali e agli eventi di beneficenza. La scorsa stagione ha giocato 100 partite per circa 40 minuti a partita, subendo costantemente raddoppi. Mi sembra davvero ingiusto da parte di certe persone di Dallas

Sasa Doncic

La mossa dei Mavs però non si biasimare. Nico Harrison, General Manager della franchigia, e la proprietà hanno scambiato Doncic nel momento in cui l’hanno ritenuto più opportuno: in primis Dallas aveva capito che difficilmente avrebbe avuto la chance di rinnovare il 5 volte All-Star nella sua prossima Free Agency e che, forse, i margini di miglioramento a livello fisico e difensivo non erano poi così vasti.

Pur avendo ottenuto in cambio un All-Star come Anthony Davis, un giocatore che può soddisfare le richieste del coaching staff su entrambe le metà di campo sin da subito, chiaramente è una di quelle mosse che darà beneficio alla franchigia nell’arco di 3 o 4 stagioni. Un po’ di risentimento, però, pare ci sia da entrambe le parti: se ne parlerà ancora, molto probabilmente, nei prossimi giorni.

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