NBA opening night, cosa aspettarci dalle partite di questa notte
Ci siamo! L’attesa è finalmente terminata e dall’1 di stanotte potremo finalmente assistere allo spettacolo NBA
Golden State Warriors – Brooklyn Nets e Los Angeles Clippers – Los Angeles Lakers, saranno queste due sfide a dare inizio ad una delle stagioni più strane della storia. Ma cosa dobbiamo e possiamo aspettarci? Partiamo dal primo match.
Il ritorno di Kevin Durant e Stephen Curry
Mi pesa molto mettere solo due nomi nel sottotitolo di questo pezzo ma tant’è. Se la sfiga non si fosse abbattuta (e onestamente, anche accanita) verso Klay Thompson, il suo nome non avrebbe affatto sfigurato insieme a quello di queste due leggende dell’NBA. Purtroppo per i Warriors e per l’intero mondo NBA, Thompson sarà costretto a star lontano dal parquet per almeno un’altra stagione interrompendo, di fatto, i seppur esigui, sogni di titolo della franchigia Californiana.
Se è vero che senza uno dei due Splash Brothers diventa quasi impossibile vincere, non è errato credere che possa anche solo Steph Curry riportare i Warriors quantomeno ai playoff, malamente mancati lo scorso anno. Il playmaker della Baia non calca il campo da gioco da ormai oltre un anno e avrà l’arduo compito di guidare, sia tecnicamente che mentalmente, la sua franchigia verso il massimo risultato ottenibile. Nella passata stagione, Chef ha totalizzato 20 punti 5 rimbalzi e 6 assist di media in appena 5 partite giocate, e questo lo rende uno dei giocatori più scelti dell’intero gioco: il 18% di voi l’ha inserito nella propria fantasquadra.
L’ultimo incrocio di sguardi tra KD e la nostra poltrona invece risale ai Playoff 2018, quando giocava in squadra proprio con Steph Curry. In quella post season trionfarono, contro ogni pronostico, i Toronto Raptors che superarono agilmente dei Warriors stroncati dagli infortuni. E’ sicuramente curioso che l’esordio di Durant avvenga proprio contro la squadra, o quello che ne rimane, che gli ha consegnato due titoli di campione NBA. Se le motivazioni dell’esordio con la nuova maglia dopo più di un anno di infortunio, unite al fatto di giocare contro la sua ex franchigia non vi inducono a puntare qualche fiches su di lui, allora non so che altro dirvi. Se non che KD e Irving sono sicuramente due uomini in missione per conto di Brooklyn che, fun facts, vincono da 7 anni di fila il loro opening game. Coincidenze?
L’incoronazione del Re
Domani alle 4 di mattina italiane allo Staples Center ci sarà la consegna degli anelli della passata stagione e in pieno stile americano il caso (seh…) ha voluto che ad assistere a questa cerimonia fossero proprio i cugini sfigati dei gialloviola.
Da una parte i Lakers in cerca della conferma, dall’altra i Clippers, indiavolati, in cerca del riscatto. Anche l’anno scorso una stracittadina aprì le danze alla stagione delle due losangeline, e vide trionfanti i Clippers. Chissà se possa portare fortuna, a questo punto, perdere il primo incontro stagionale contro i rivali. In tal caso Leonard e George farebbero bene a cercare di detronizzare LeBron… Sì, ma dal titolo di miglior pantofolaio della Regular Season, almeno per una partita.
Fidarsi di Horton-Tucker?
Concludo questo antipasto della opening night con una suggestione riguardante il sophomore campione in carica. La scorsa stagione, se non per la vittoria del titolo, non è stata piena di gioie personali per Talen Horton-Tucker. Questa pre-season, però, ci ha consegnato un giocatore con grandi numeri e tanti punti nelle mani. E’ ovvio che il suo minutaggio sarà limitato e pressocchè basso, ma il suo esiguo costo (4.2 crediti) potrebbe farlo diventare uno dei sottoboschi più appetitosi e muffosi dell’intero gioco. La panchina Lakers è lunga, ma chissà se potrà ripetere qualche buona prestazione anche in stagione regolare. Il gioco potrebbe valere la candela… o addirittura l’intero lampadario!