Steve Kerr protesta contro la NBA per il calendario dei GSW
Kerr polemico contro gli arbitri e la NBA durante e dopo la gara persa contro i Dallas Mavericks

Una parola per descrivere Steve Kerr nella gara contro i Mavs: polemico. Il coach dei Golden State Warriors non si è trattenuto né durante la gara né dopo. Sul parquet dell’American Airlines Center, causa un fallo non fischiato a Jimmy Butler, Kerr perde le staffe e inveisce contro gli arbitri prendendosi un fallo tecnico.
A colloquio con i media, in seguito alla sconfitta contro Dallas per 111-107 in cui non sono serviti i 25 punti di Stephen Curry e i 21 con 9 rimbalzi e 7 assist di Jimmy Butler, Kerr polemizza contro la NBA per aver programmato un back-to-back che impone alla squadra un ritmo frenetico e poi privo di riposo.
Ecco cosa rende questa sconfitta ancora più frustrante. Arriveremo a Houston alle 3 perché la NBA nella sua infinita saggezza ci fa giocare una partita alle 8:45
Steve Kerr
I Warriors giocheranno a Houston, contro i Rockets, la prossima notte. Sappiamo che i ritmi dei back-to-back sono faticosi: le squadre si spostano subito dopo la prima gara, nelle prime ore delle mattina successiva e raramente si allenano e poi scendono di nuovo in campo.
Niente riposo ed è il motivo per cui Kerr s’infuria anche nel post-gara dei Mavs, impegnati a gestire una situazione non semplice con i propri tifosi e all’interno della franchigia dopo aver scambiato Luka Doncic.
Kerr ha commentato anche questa vicenda, ricordando quando, da General Manager dei Phoenix Suns, scambiò Shawn Marion per Shaquille O’Neal.
In quell’occasione mi arrivarono a casa parecchie minacce di morte
Steve Kerr
Dallas teme che succeda lo stesso anche a Nico Harrison, GM dei Mavs, e alla proprietà. Infatti, la franchigia ha rafforzato la sicurezza per i propri dirigenti durante le gara. Tra timori e polemiche, una serata dal clima piuttosto teso.