Senza Luka Doncic, i Mavs sono già nel caos più totale
A Dallas si acuiscono gli scontri tra dirigenza e tifosi, e anche all’interno della franchigia la situazione appare tutt’altro che tranquilla dopo la Trade di Doncic

La Trade di Luka Doncic ha scosso l’intera NBA, ma a subire le conseguenze più pesanti sono stati i Mavericks. La franchigia texana, che per anni ha visto il suo ex talento dominare sul parquet, rischia di affrontare una crisi che va ben al di là dell’aspetto sportivo
L’effetto immediato dello scambio è stato devastante a livello economico. I Mavs hanno sborsato circa 16 milioni di dollari rimborsando 8000 abbonati, e in più il valore della franchigia è calato da 4.7 a 4.4 miliardi
La richiesta dei biglietti è un primo indicatore del malcontento dei tifosi: crollo del 35% per le gare casalinghe dei Mavs e calo di un terzo del prezzo medio. A Los Angeles, ovviamente, tutto il contrario: la richiesta è aumentata del 70% e il valore dei Lakers ha toccato gli 8.4 miliardi. E mentre a LA, con l’arrivo di Doncic, si apre una prospettiva sul futuro dal potenziale straordinario, a Dallas lo scambio ha creato fratture tra fan e dirigenza, ma anche all’interno della franchigia.
Durante il match contro i Kings, alcuni tifosi sono stati espulsi dal palazzetto per aver chiesto il licenziamento del GM, Nico Harrison; dopo la sconfitta, Jason Kidd, per la prima volta, non si è presentato a parlare della gara in conferenza stampa.
Intervistato da Bill Gates nel corso di un evento a Dallas, Mark Cuban, da un anno socio di minoranza dei Mavericks, molto sofisticatamente ha pubblicamente espresso tutto il suo dissenso per la decisione presa di Harrison di scambiare Luka Doncic.
Se dopo aver lasciato Microsoft scoprissi che Steve Ballmer (ex CEO di Microsoft) ha sostituito Windows 11, il nuovo sistema operativo di tendenza, con Windows 10, il sistema operativo della Hall of Fame ma più vecchio, cosa faresti?
Mark Cuban
Ironia della sorte il vecchio software – ovvero Anthony Davis – ha già qualche malfunzionamento. AD si è infortunato al debutto ed è fuori dai giochi almeno per un mese. Non il migliore degli inizi
Tutta la tensione che circonda i Mavs si rispecchia anche sui social. Dalla trade, Dallas ha perso circa 800mila follower e i Social Media Manager hanno omesso una convocazione di Davis all’All-Star Game nel post di benvenuto, dettaglio che il giocatore non ha mancato di sottolineare con un commento.
Con tutti questi presupposti è veramente complicato per i Mavericks guardare al futuro con ottimismo.