Steph Curry: “Iguodala è stato il segreto della Dynasty dei GSW”

I GSW ritirano la maglia numero 9 di Andre Iguodala: Curry riflette sull’importanza di Iggy nella costruzione della dinastia dei Warriors

Stephen Curry e Andre Iguodala

Stephen Curry si presenta in conferenza stampa dopo la vittoria dei Warriors per 126-102 contro i Mavs con una felpa dedicata a Andre Iguodala. La cerimonia del ritiro del suo numero 9 è edulcorata dalla bella vittoria di GSW, in cui tra l’altro Steph segna 30 punti con 12/20 dal campo e 3/8 da tre punti.

Serata perfetta al Chase Center, così come la prospettiva di Curry sulla storia che Iguodala ha contribuito a scrivere da giocatore di Golden State. Pur venendo poi eliminati al secondo turno dagli Spurs, destinati a raggiungere le Finals, è evidente che quella squadra possiede già tutte le qualità per imporsi come una protagonista della Western Conference.

Curry e Thompson sono le stelle nascenti, mentre Green si farà conoscere appieno solo nella stagione successiva, approfittando dell’infortunio di David Lee a metà campionato. Inoltre, l’arrivo di Iguodala nella Free Agency contribuisce ad accelerare il processo di crescita della squadra.

Per me è stato un momento dal significato molto importante. Iggy è stato la prima stella a sceglierci quando ancora non avevamo costruito la nostra fama, è stato parte del processo. Era il volto della franchigia ai Sixers e dopo essere stato fondamentale per i Nuggets ci ha scelti. Quando ha firmato, avevamo capito che eravamo sulla strada giusta per vincere

Steph Curry

La stagione 2013/14 non va come i GSW si sarebbero aspettati. Le medie di Iguodala calano (dai 13.5 punti ai Nuggets ai soli 9.3 con GSW), ma non sono i numeri a preoccupare. I Warriors fanno un passo indietro ai Playoff venendo eliminati dai Los Angeles Clippers subito al primo turno. Devono aspettare il secondo anno di Iggy con i Warriors per vedere il reale impatto.

La piena evoluzione dei Warriors (tra le migliori squadre della storia NBA) si mostra nella stagione 2014/15 e Iggy è protagonista nei momenti che contano, tanto quanto i nuovi Big Three Curry, Thompson e Green. Alle NBA Finals, infatti, vince l’MVP grazie all’impatto su entrambe le metà di campo.

È solo il primo di quattro titoli NBA conquistati in carriera, una carriera che ha trovato la sua svolta con la firma per i Warriors. La scelta più lungimirante della sua vita professionale.

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