Doncic espulso contro OKC: “Non ho capito perché mi abbiano sanzionato”
L’equivoco di cui è protagonista Doncic: battibecca con un tifoso dei Thunder, ma viene espulso da Tony Brothers per espressione volgare contro gli ufficiali

Luka Doncic protagonista – suo malgrado – nell’ennesima serata amara per i Los Angeles Lakers, travolti 136-120 dagli Oklahoma City Thunder. Il talento sloveno è stato espulso nel quarto quarto per un clamoroso equivoco: stava rispondendo per le rime a un tifoso a bordo campo, ma l’arbitro ha pensato che quelle parole fossero rivolte a lui.
Non ho mai fatto cacciare un tifoso da una partita. Se un tifoso mi provoca, io rispondo, è sempre stato così. Ma stavolta non c’entrava nulla l’arbitro. Non ho proprio capito perché mi abbia espulso
Luka Doncic
L’episodio è arrivato in un momento chiave della partita: Lakers avanti 108-107, con 7:40 da giocare. Poi il secondo tecnico fischiato da J.T. Orr – il primo era arrivato nel terzo quarto per proteste su un fallo non fischiato – ha spedito Luka Doncic negli spogliatoi, lasciando i gialloviola senza il loro leader.
Da lì, blackout totale: parziale devastante di 29-12 per i Thunder e partita chiusa in cassaforte.
Dopo quell’episodio, la gara ha preso una piega davvero strana
LeBron James
Una serata che lascia polemiche, rimpianti e tante domande in casa Lakers. E un Doncic che, ancora una volta, ha dimostrato di non tirarsi mai indietro – né contro gli avversari, né contro i tifosi… né, stavolta, contro un evidente malinteso arbitrale.
Secondo la ricostruzione ufficiale fornita dall’arbitro Tony Brothers, i due falli tecnici fischiati a Luka Doncic – che hanno poi portato alla sua espulsione – non sono stati frutto di un semplice malinteso. Il primo tecnico è arrivato con 4:02 da giocare nel terzo quarto:
Doncic ha rivolto un’espressione volgare direttamente a un arbitro
Brothers
Il secondo, quello decisivo che ha fatto scattare l’espulsione nel quarto periodo, è stato descritto così:
Doncic ha guardato direttamente l’arbitro e ha usato un linguaggio offensivo
Brothers
Una versione dei fatti che però stride con la difesa del fuoriclasse sloveno, il quale ha ribadito che le sue parole erano indirizzate a un tifoso a bordo campo, non agli ufficiali di gara.
La verità? Probabilmente sta nel mezzo. Ma una cosa è certa: quando Luka si scalda, in campo non vola solo talento.