La nuova NBA: business, miliardi e zero sentimenti
Coach Mike Malone esonerato dalla proprietà dei Nuggets. L’ennesima cartolina di una NBA romantica che esiste soltanto nei ricordi e ora governata dal business

C’è qualcosa che sta cambiando, sotto gli occhi di tutti. Trade clamorose, licenziamenti improvvisi, franchigie che raddoppiano il loro valore in pochi anni. Non è caos. Non è follia. È semplicemente business. Benvenuti nella nuova NBA.
Un mondo dove le squadre non appartengono più a imprenditori locali legati alla città e alla comunità. Non ci sono più i Bill Davidson o Jerry Buss — presidenti vecchia scuola, capaci di restare al comando per decenni, spendendo anche più di quanto potevano permettersi pur di vincere o restare competitivi.
Oggi comanda chi ha i miliardi veri. Fondi di investimento, multinazionali, proprietari che gestiscono squadre come aziende da ottimizzare, non come passioni da coccolare.E in azienda, si sa, contano i numeri. Non i sentimenti.
Steve Kerr analizza senza mezzi termini il contesto in cui lavora.
Credo che una delle grandi differenze rispetto al passato sia che ormai quasi tutte le squadre sono in mano a miliardari o grandi corporation. Questo ha cambiato le regole del gioco: siamo tutti molto più sacrificabili
Steve Kerr
È per questo che un giocatore come Luka Doncic – uno dei migliori cinque al mondo – può finire sul mercato non per ragioni tecniche o caratteriali, ma perché costa troppo. 70 milioni di dollari a stagione non sono più visti come il prezzo da pagare per avere una superstar. Sono un rischio finanziario. Un’operazione da valutare con freddezza, calcolatrice alla mano.
Fino a qualche anno fa sarebbe sembrata un’eresia. Oggi è semplicemente “ottimizzazione delle risorse”. Ed è questo il nuovo paradigma con cui dovremo fare i conti nei prossimi anni: non è più una questione di talento o di fedeltà alla maglia. È una questione di efficienza. Di ritorno sull’investimento. Di Excel.
La vecchia NBA romantica resiste solo nei ricordi. Quella di oggi, e soprattutto quella di domani, è un altro sport. Spietato, veloce, liquido. Come il denaro che lo governa.