Orlando Magic ai Playoff NBA: la difesa può fare la differenza?
Con il miglior dato difensivo della lega e il peggior attacco, Orlando resta una squadra a metà: servono cambiamenti per diventare contender

Non saranno la squadra più spettacolare, ma gli Orlando Magic si sono guadagnati un posto ai Playoff NBA vincendo il primo turno dei Play-In contro gli Hawks, grazie a un’arma spesso sottovalutata: la difesa. Orlando ha chiuso la regular season con il miglior dato difensivo dell’intera NBA, concedendo appena 105.5 punti a partita
Un risultato frutto di un ritmo di gioco volutamente basso, tanta fisicità e uno spirito di squadra che ha permesso di nascondere diverse lacune tecniche.
E di lacune, in effetti, ce ne sono parecchie. I Magic hanno il terzo peggior attacco della lega, faticano a rimbalzo (quartultimi), distribuiscono pochissimi assist e tirano male da tre. In pratica, tutto quello che di solito serve per vincere partite NBA – Orlando lo fa male. Eppure, la solidità difensiva li ha tenuti a galla, rendendoli addirittura favoriti al Play-In.
Il problema è che nei Playoffs NBA – o anche solo contro squadre come Cleveland o Boston – segnare 105.4 punti di media difficilmente basta. Senza un vero creatore di gioco, qualcuno capace di dare ordine e tempi all’attacco, i Magic rischiano di fermarsi sul più bello.
Il talento di Paolo Banchero e Franz Wagner è indiscutibile, ma da solo non può bastare. Finché non arriverà un playmaker capace di elevare il rendimento offensivo della squadra, Orlando resterà sospesa tra potenziale e realtà: competitiva, ma incompiuta.