Pritchard vince il Sixth Man of the Year: “So cosa serve alla squadra”
Payton Pritchard vince il premio di Sixth Man of the Year: da riserva marginale a giocatore chiave dei Boston Celtics

Da comparsa a protagonista silenzioso. La parabola di Payton Pritchard con la maglia dei Boston Celtics è la classica storia di chi non ha mai smesso di crederci.
Oggi, dopo aver conquistato il titolo NBA lo scorso anno e con la squadra ancora in corsa per il bis, è arrivato anche il riconoscimento personale: Sixth Man of the Year, primo dei premi stagionali a essere assegnato dalla lega.
Un premio che racconta più di quanto dicano i numeri. Certo, le cifre sono importanti: 14.3 punti di media, 40.7% dall’arco e 28 minuti a partita in 80 presenze, quasi sempre partendo dalla panchina. Ma la vera forza di Pritchard è stata la costanza, l’impatto immediato e la capacità di adattarsi a ogni situazione.
Payton è il tipo di giocatore che ogni allenatore sogna. Dà tutto ogni giorno, è affidabile, costante, sempre concentrato. Questo premio è il riflesso del suo valore per noi
Brad Stevens
Solo due anni fa sembrava destinato a uscire dal progetto Celtics. In una stagione difficile, era finito in fondo alle rotazioni, quasi dimenticato. Eppure, invece di cercare nuove strade, ha scelto di restare e lavorare.
Ogni anno cerchi di migliorare un po’. Spero di essere cresciuto rispetto all’anno scorso. Magari sono più forte, più in forma, con un QI cestistico più alto… Ora so cosa serve a questa squadra, anche se non vuol dire segnare ogni sera: si tratta di portare intensità, fisicità, e fare sempre la propria parte
Payton Pritchard
La sua maturità è evidente anche nel modo in cui affronta il ruolo di riserva. Entrare a freddo, magari dopo sei o sette minuti dall’inizio, non è semplice.
Quando sei giovane puoi soffrire…. ma oggi ho imparato a farmi trovare pronto. Non sai mai quando toccherà a te, ma quando arriva il momento devi coglierlo
Payton Pritchard
E Pritchard lo ha colto eccome. È stato l’unico giocatore ad apparire in tutte le schede di voto, conquistando 82 primi posti su 100. Alle sue spalle si sono piazzati Malik Beasley dei Pistons, letale da tre con il 41.6%, e Ty Jerome dei Cavaliers, tornato a brillare dopo una stagione sfortunata.
Il Sesto Uomo dell’Anno apre la serie dei premi individuali della NBA. Nei prossimi giorni arriveranno i nomi dei vincitori del Clutch Player, del Difensore dell’anno, fino ad arrivare agli attesissimi riconoscimenti per MVP, rookie, allenatore dell’anno e le selezioni per i migliori quintetti.